OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - Vacanze di Natale alle porte, sulle montagne venete le prenotazioni non mancano, addirittura con qualche punto percentuale in più rispetto al 2019. Gli arrivi, però, sono tutti concentrati per il periodo natalizio mentre per il post Epifania l'incertezza è totale.
A pesare c'è la ripresa della pandemia, un'onda lunga di contagi in aumento ovunque con il conseguente timore di ulteriori restrizioni. Ma anche l'assenza degli ospiti stranieri, appunto bloccati da quanto accade nei rispettivi Paesi di provenienza ma anche dissuasi negli spostamenti per effetto delle differenti regole europee sulla mobilità. In ogni caso la sostanza non cambia e la quarta ondata di Covid fa tremare il mondo del turismo. A partire dagli operatori delle Dolomiti, un settore rappresentato da 500 alberghi, il 90% dei quali a oggi aperto e sui quali, visto il periodo, si sta ovviamente concentrando l'attenzione delle associazioni di categoria, con in testa Federalberghi Veneto. Perché se è vero che nell'immediato le stazioni sciistiche venete potrebbero approfittare di quanto sta accadendo all'estero, per esempio Austria e Svizzera, è altrettanto vero che ad oggi a mancare sono le prenotazioni per le classiche settimane bianche, generalmente al via dopo la prima settimana di gennaio.
BOOM PER LE FESTE
«Per il periodo legato alle feste natalizie spiega Massimiliano Schiavon, presidente regionale di Federalberghi le strutture alberghiere stanno registrando un'occupazione media dell'80%, con alcune città in testa come sta accadendo per esempio a Cortina ma sempre con presenze limitate ai soli ospiti italiani, come per altro storicamente accade per questo periodo. Anzi, va detto che grazie agli italiani che decidono di rimanere in Italia, viste le difficoltà di andare all'estero, in alcuni casi le prenotazioni sono addirittura superiori del 3 o del 4% rispetto al 2019.
DISERTATA LA COSTA
Sono già pochi, invece, gli hotel aperti nella costa veneta, dove il mare d'inverno non basta a richiamare ospiti e turisti come accadeva nell'epoca pre-covid. «Qui le prenotazioni stanno andando molto a rilento e va detto che molte delle attuali presenze sono legate a turisti giornalieri conclude il presidente di Federalberhi Veneto . Del resto gran parte degli eventi organizzati nel litorale sono stati cancellati, questo inevitabilmente rappresenta un ostacolo a chi deve scegliere dove trascorrere qualche giorno di vacanza. Ci saranno delle presenze per la notte di Capodanno ma vista la situazione le prenotazioni arriveranno davvero all'ultimo momento, molto dipenderà anche dalle eventuali nuove restrizioni».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino