Buco da 72mila euro in Prefettura: a processo la funzionaria e il marito, ex poliziotto

La Prefettura di Padova
PADOVA - La funzionaria della Prefettura Emanuela De Gregorio e suo marito, l'ex poliziotto Michele Zonta, ieri mattina, 28 settembre, sono stati rinviati a giudizio dal...

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PADOVA - La funzionaria della Prefettura Emanuela De Gregorio e suo marito, l'ex poliziotto Michele Zonta, ieri mattina, 28 settembre, sono stati rinviati a giudizio dal Gup Domenica Gambardella. La 58enne, il 3 novembre dell'anno prossimo, dovrà difendersi dall'accusa di truffa aggravata, mentre il suo compagno dal reato di ricettazione.


Secondo la Procura, rappresentata dal pubblico ministero Maria D'Arpa titolare delle indagini, la funzionaria economica finanziaria sarebbe colpevole di avere fatto sparire dalle casse della Prefettura la somma di 72 mila euro. Tutti soldi svaniti nel nulla tra il marzo e l'ottobre del 2019.
I FATTI
La funzionaria si sarebbe intascata, senza averne alcun diritto, la percentuale di denaro destinata per legge ai Rup (responsabile unico del procedimento), quando procedono ad assegnare un appalto sempre per lavori destinati alla pubblica amministrazione. In questo caso, ancora per l'accusa, la donna all'interno della Prefettura non avrebbe mai ricoperto il ruolo di Rup appropriandosi della somma di 72 mila euro.
LE INDAGINI
Ad accorgersi dell'ammanco è stato l'Ufficio verifiche contabili di palazzo Santo Stefano, a cui è seguita la segnalazione alla Procura da parte dell'ex prefetto Renato Franceschelli e dal vicario Raffaele Ricciardi. Gli inquirenti, scattate le indagini, hanno passato al setaccio il conto corrente dell'indagata.
Il primo bonifico saltato agli occhi degli investigatori è stato di 4 mila euro. Poi ne sono seguiti altri da 20 mila euro e anche da 30 mila euro. In una occasione la funzionaria, ancora secondo l'accusa, avrebbe versato nel conto corrente bancario del marito diecimila euro. Ed ecco che il compagno è stato rinviati a giudizio con l'accusa di ricettazione.

Ma i guai per la funzionaria della Prefettura, dal 2016 anche componente effettivo della commissione giudicatrice per gli appalti di pulizie per la polizia e per i carabinieri, non sono finiti qui. La donna, quando tra il 2005 e il 2008 ricopriva il ruolo di direttore amministrativo contabile della Questura di Padova, era già stata indagata per un episodio analogo. Ma il caso era stato poi archiviato. E De Gregorio, secondo gli inquirenti, come prevede la legge per i funzionari pubblici ha chiesto il rimborso delle spese per l'avvocato ma, ancora secondo l'accusa, le avrebbe gonfiate fino ad arrivare alla cifra di 23 mila euro. E anche per questa accusa è stata rinviata a giudizio.
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Il Gazzettino