Poveri che non chiedono aiuto: al via la task force per soccorrerli

In Comune è stato firmato un protocollo d'intesa per andare incontro alle fasce deboli
VICENZA - Si calcola che i poveri siano il 5%. “Vivono” con meno di 5 mila euro all'anno. Non va molto meglio alla fascia con il cosiddetto Isee - indica la...

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VICENZA - Si calcola che i poveri siano il 5%. “Vivono” con meno di 5 mila euro all'anno. Non va molto meglio alla fascia con il cosiddetto Isee - indica la situazione economica della famiglia - inferiore ai 10 mila euro, che si attesta al 12% della popolazione. A Vicenza alcune persone hanno diritto a contributi come indennità di disoccupazione e reddito di cittadinanza, ma non lo sanno oppure non hanno i mezzi o il coraggio per chiederli.

Di qui la task force “Inpsxtutti” che vede in campo Comune, Caritas, comunità Sant'Egidio e, appunto, Inps. E' un progetto nazionale che sta decollando anche in città grazie a un protocollo d'intesa firmato a palazzo Trissino, sede del Comune, alla presenza tra gli altri dell'assessore Matteo Tosetto e del direttore provinciale di Inps Dario Buonomo. «Puntiamo a raggiungere chi si trova in stato di povertà assoluta per verificarne il diritto all'assistenza - precisa quest'ultimo - a maggior ragione in questa realtà dove la cultura del lavoro è radicata e si registra una sorta di ritrosia a chiedere prestazioni che invece sono dei diritti».

Dall'assegno sociale all'invalidità civile, fino al recente assegno universale, sono diverse le opportunità di aiuto a cui gli emarginati rischiano di non accedere. «Il Covid ha aumentato le difficoltà - ricorda Tosetto - Sono quasi 2400 i nuclei familiari che sosteniamo».

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Il Gazzettino