SALGAREDA (TREVISO) - Le hanno clonato e prosciugato la carta PostePay, giocando l'intera somma contenuta, poco meno di duemila euro, in alcuni casinò on line. Vittima della...
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Dopo una complessa indagine, i militari dell'Arma hanno ricostruito cinque prelievi, ovviamente non autorizzati, dalla carta postale per complessivi 1.776 euro e destinati sui conti Snai (nota società di giochi e scommesse) intestati a due persone: un 38enne di origini romene, residente a Poggio Moiano, in provincia di Rimini, e una donna romana 70enne.
Il primo aveva effettuato varie puntate via internet (in giochi in cui bisogna scegliere, ad esempio, tra rosso-nero o pari-dispari) e si era fatto accreditare le vincite, in tre tranche, su un'altra carta Poste pay a lui intestata, di cui poi aveva denunciato lo smarrimento a un commissariato di Polizia di Roma.
Metodo identico a quello messo in atto dalla complice nel medesimo giorno, salvo un particolare: lei ha preferito il poker via web. Tra l'altro, in combutta con altri giocatori che l'hanno lasciata vincere. Anche in questo caso, si è fatta versare le somme sulla sua tessera postale, per poi denunciare di averla persa (stavolta, a una stazione dei carabinieri della capitale).
La stessa Snai, del resto, si era insospettita per gli anomali movimenti di denaro, tanto da sospendere i conti attivati dai due per giocare. Tutti i prelevamenti e i versamenti on line sono risultati riconducibili a gestori del servizio internet situati in Romania e Bulgaria. I due, però, per attivare i conti e le Postepay hanno fornito gli estremi dei loro documenti di identità originali. La donna ha a suo carico un'altra denuncia, risalente allo scorso gennaio, per una truffa simile, oltre ad altri precedenti, mentre il sodale risulta incensurato, ma nel frattempo si è reso irreperibile.
Ora per entrambi, è scattata la notifica alla Procura di Venezia, competente per i reati telematici, per frode informatica e riciclaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino