False consegne, dopo le lettere civetta emersi altri brogli alle Poste

L'ufficio postale di Mogliano
MOGLIANO  - Si allarga a macchia d'olio lo scandalo sui servizi innovativi offerti da Poste Italiane e Treviso si conferma fanalino di coda. E con Postatarget...

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MOGLIANO  - Si allarga a macchia d'olio lo scandalo sui servizi innovativi offerti da Poste Italiane e Treviso si conferma fanalino di coda. E con Postatarget evolution è un nuovo buco nero. E nuovo scandalo negli uffici di Mogliano e Vittorio Veneto. Il servizio di valore aggiunto di Poste Italiane, che consente il monitoraggio e la rendicontazione elettronica delle spedizioni, è il nuovo fronte di indagine della maxi truffa interna a Poste Italiane. E Treviso è di nuovo nel mirino: falsificare i report qui è una prassi. Ma se nell'ufficio centrale di Treviso la cosa non è difforme alla media nazionale, situazioni di assoluta emergenza sono rappresentate dagli uffici di Mogliano e Vittorio Veneto. Ora la base non ci sta più, i portalettere stanno cercando di scardinare questo circolo vizioso, nonostante le imposizioni delle dirigenze. Ma di fronte alle nuove denunce di violazioni partite a Treviso, l'azienda fa spallucce.Il nuovo giochino per falsare i dati del servizio Postatarget evolution, che riguarda la posta massiva (bollette e comunicazioni) delle grandi aziende, consiste nel passare al laser (in gergo “sparare”) la corrispondenza smistata con report elettronico e portarla fisicamente fuori dal magazzino. In questo modo la posta è segnalata come consegnata. Una volta fatta questa operazione, la corrispondenza viene riportata negli uffici e lasciata lì in giacenza risultando consegnata al mittente mentre invece ha semplicemente varcato e rivarcato la soglia degli uffici postali. Il sistema, usato in tutta Italia, fa il paio con lo scandalo «lettere civetta». Ma se nel primo caso sembrava essere partita una forte azione moralizzatrice, sembra che ora Poste Italiane stia cercando -come denunciato anche sulle pagine di ieri del Fatto Quotidiano- di abbassare i livelli di attenzione. E anche la seconda ondata di provvedimenti disciplinari e licenziamenti minacciata per ora non si verificherà.

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Il Gazzettino