Code alle poste di Rovigo per il codice con cui accedere ai 600 euro dell'Inps

Una parte della fila fuori dall'ufficio postale centrale a Rovigo
ROVIGO. È rimasto un’ora in coda sul Corso per acquistare un francobollo alle Poste. E’ successo ieri mattina a Rovigo, ma è solo una dei tanti esempi di...

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ROVIGO. È rimasto un’ora in coda sul Corso per acquistare un francobollo alle Poste. E’ successo ieri mattina a Rovigo, ma è solo una dei tanti esempi di commissione non proprio “essenziale” con cui i dipendenti delle Poste Centrali della città si trovano ogni giorno a fare i conti. Nonostante le raccomandazione di recarsi negli uffici solamente per operazioni urgenti, la fila sul Corso di persone in attesa di andare in Posta è infatti ogni giorno più lunga.

«Nella sede Centrale di Rovigo – spiegano i responsabili di Poste Italiane – si registrano quotidianamente molte entrate che, in questo periodo, potrebbero essere evitate. La maggior parte delle operazioni urgenti si possono infatti effettuare utilizzando gli sportelli automatici presenti in città oppure online».

BOLLETTE E RICARICHE
Nel Capoluogo polesano, però, a quanto pare si continua ad andare alle Poste anche per operazioni non urgenti: come pagare una bolletta in anticipo, ricaricare il telefonino, prelevare denaro oppure, come è successo ieri, acquistare addirittura un francobollo. Segno che, proprio come succede per chi si reca più volte al giorno al supermercato, anche recarsi alle Poste diventa per qualcuna una semplice scusa per uscire di casa.

IDENTITÀ DIGITALE
Qualche volta però la fila diventa obbligatoria, come nel caso di richiesta dello Spid, il codice identificativo per accedere al sito dell’Inps e richiedere il bonus di 600 euro. In particolare, nei giorni scorsi la fila davanti alle Poste sul Corso si è particolarmente allungata in seguito agli accessi agli sportelli proprio per riuscire ad ottenere il codice in questione. Dopo infatti una pre-registrazione online, l’utente deve presentarsi in Posta per ritirarlo. Insomma, a peggiorare l’affollamento degli uffici postali, come sempre, l’intricata burocrazia che anche in tempo di pandemia continua ad essere tutt’altro che semplificata. «L’invito che rinnoviamo – spiegano i responsabili dell’ufficio - è quello di recarsi agli sportelli sono per operazioni urgenti. Le morosità delle bollette sono state momentaneamente sospese, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha infatti disposto che tutte le procedure di sospensione delle forniture di energia elettrica, gas e acqua per morosità di famiglie e piccole imprese siano rimandate fino al 13 aprile. Prolungati anche i termini di giacenza per avvisi estesi per gli invii raccomandati e assicurati da 30 a 60 giorni».

PENSIONI

I possessori di carta Postamat, Carta Libretto e Postepay Evolution, che hanno già scelto l’accredito della pensione, possono prelevare i contanti negli oltre 7000 Postamat presenti sul territorio nazionale. Non solo. Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro a domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. I Carabinieri si recheranno aglio sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
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Il Gazzettino