PORTOBUFFOLE' E' rimasto nascosto per anni, protetto dai furori delle guerre mondiali, dall'insipienza umana e dalla trascuratezza. E' il manoscritto originale che...
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Dato il valore della donazione e l'importanza che il manoscritto riveste sul piano storico e culturale, la città portuense ha deciso di pubblicarlo. La grafia di Vittorio Andreetta è stata trascritta da Francesca Pillon. Il libro è già stato stampato, grazie anche al contributo di 5mila euro giunto dalla Regione per il tramite della consigliera regionale Sonia Brescacin.
L'emergenza del Covid-19 ha solo rallentato l'iniziativa. La nuova edizione del Ricordo di Portobuffolè sarà presentata in occasione dell'inaugurazione della piazza e del monumento dedicati a don Bruno Florian. «Nella prima parte dell'opera - spiega lo storico Mauro Fasan - abbiamo ricostruito le vicende del manoscritto. Nella seconda parte è stata integrata la prima versione con gli appunti aggiunti dall'autore negli anni successivi». Il lavoro di Vittorio Andreetta è una pietra miliare per la storia di Portobufflè e, in senso più ampio, per questa parte della Marca Trevigiana. Per anni Vittorio Andreetta fu ufficiale delle Poste; aveva il contatto quotidiano con le persone, ne coglieva le ansie, le confidenze, le gioie. Questo favorì in lui la profonda conoscenza dei suoi concittadini. Oltre a narrare le vicende storiche, a descrivere con accuratezza monumenti e chiese, Vittorio Andreetta narrò pure di tradizioni e curiosità. Come la caccia al toro, gioco crudele che si svolgeva nella piazza principale e che venne abolito nel 1822 dagli austriaci. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino