Anche Porto Viro avrà un impianto fotovoltaico al suolo di grandi dimensioni

ENERGIA RINNOVABILE A CARO PREZZO L'impatto ambientale di un impianto fotovoltaico non è trascurabile
PORTO VIRO Anche Porto Viro avrà il suo impianto fotovoltaico di grandi dimensioni. I contenuti del progetto e del Sia (Studio impatto ambientale) saranno presentati...

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PORTO VIRO Anche Porto Viro avrà il suo impianto fotovoltaico di grandi dimensioni. I contenuti del progetto e del Sia (Studio impatto ambientale) saranno presentati al pubblico lunedì 28, alle 18, in videoconferenza, con partecipazione resa possibile seguendo le modalità indicate a partire dal sito internet del Comune.


L’impianto, sviluppato dalla società Juwi Development 08 di Verona con un investimento di poco più di 6 milioni di euro, dovrebbe essere realizzato sui terreni dell’azienda agricola Freguglia in via Po Vecchio, occupando un’area di circa 11 ettari, a est del centro abitato e della Romea, che si trova tra la zona industriale e il Collettore Padano. È prevista l’installazione di 16.362 moduli fotovoltaici per una potenza di 8.835,48 Kwp, con una produttività annua calcolata in 14.041 Mwh. In pratica, facendo riferimento alla potenza nominale installata nell’intera provincia di Rovigo al 31 dicembre 2019, l’apparato portovirese consentirà un incremento del 2,7% della produzione di energia rinnovabile

RAPPORTO CON L’AMBIENTE
Da un punto di vista ambientale, anche se ricade all’interno dell’Iba del Delta del Po, l’area scelta si trova poco più di un chilometro fuori del perimetro del Parco; a 20 chilometri dalla più vicina riserva naturale; a circa un chilometro e mezzo dal più vicino sito della rete Natura 2000; e nell’area di transizione, dunque non soggetta a vincoli, della riserva di biosfera del programma Mab Unesco. In ogni caso, dato che il terreno si trova al di sotto del livello del mare tra i 3 e i 3,5 metri, per mitigare l’impatto visivo dell’impianto per chi si troverà a percorrere le strade carrabili o l’argine del Collettore Padano, che è l’unico punto sopraelevato della zona, lungo tutto il perimetro esterno è prevista la realizzazione di una barriera verde che consentirà di rafforzare gli elementi della rete ecologica locale esistente, con benefici tanto per la vegetazione che per la fauna. 

IMPATTO VISIVO 

Va anche detto che i pannelli fotovoltaici non avranno un’altezza superiore ai due metri, quindi in ogni caso non ci sarebbero criticità sul piano visivo. Trattandosi di un terreno interamente agricolo, non sono previste demolizioni, ma solo il livellamento del terreno per posizionare i supporti delle strutture, la modifica delle pendenze per convogliare le acque meteoriche verso le canalizzazioni, la realizzazione di una rete di drenaggio sotterranea e dei cavidotti. Per il ripristino dei terreni al termine del ciclo produttivo dell’impianto - previsto dopo 25-30 anni - saranno invece sufficienti 75 giorni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino