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MARGHERA - Sotto il tiro dei piccioni che hanno trovato una riserva di cibo e anche un gabinetto. È uno dei depositi di cereali al porto commerciale di Marghera, in piena isola portuale tra il canale industriale Ovest e la banchina Piemonte del molo A. Le foto mostrano i piccioni che svolazzano e scorrazzano tranquillamente dentro al deposito del terminal Trv che sta per Terminal Rinfuse Venezia, ex Tri, terminal Rinfuse Italia. È del gruppo internazionale Euroports, leader nel settore in Europa dove controlla 18 terminal, movimenta oltre 70 milioni di tonnellate di merci con 700 milioni di euro di fatturato e 2800 dipendenti. I cereali che arrivano via mare ai terminal di Porto Marghera sono destinati alle aziende molitorie di tutta la pianura Padana, e anche oltre, che preparano le farine per tutti i tipi di pasta, pane, dolci e altri cibi che si ricavano dai cereali.
Il grano è destinato a tutta la Pianura Padana
I terminal che nel porto commerciale veneziano trattano questo tipo di rinfuse sono, oltre al Trv, il Multi Service e l’Interporto Rivers Venezia. Nel Multi Service, in particolare, la banchina Venezia Giulia tra il molo A e il canale industriale Nord, è attrezzata con un impianto integrato per lo sbarco di cereali, farine e semi oleosi da tramoggia depolverata a magazzino, grazie a una linea di nastri, con rata di sbarco di 700 tonnellate l’ora. Interporto Rivers Venezia, che si affaccia sul canale industriale Ovest, ha una capacità di stoccaggio che ammonta a circa 100.000 tonnellate suddivise in spazi totalmente separati, e realizza con i prodotti agricoli circa il 50% del proprio volume di traffico. Per quanto riguarda il Trv, infine, delle 4 banchine che ha in concessione, quella specificatamente dedicata a cereali, farine e semi è la Piemonte, lunga 769 metri con 4 accosti operativi: alle rinfuse agricole sono dedicati 3 magazzini, con una capacità di stoccaggio di circa 200 tonnellate di agroalimentare, di cui 100 tonnellate a silo.
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Il Gazzettino