PORDENONE - Galeotta fu l’intervista, che ha riaperto il caso. Da quasi 4 anni vive “in esilio” nell’austero seminario di Pordenone lontano da tutti. La...
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SPIAGGIA BOLLENTE
La denuncia nei confronti del sacerdote, oggi cinquantenne, era partita da un bagnino che aveva testimoniato di averlo visto mentre in calzoncini e maglietta baciava e accarezzava una ragazza in spiaggia, sotto l’ombrellone. Sapendo però di chi si trattava, e che l’oggetto delle sue attenzioni era una minore, si era rivolto alla Questura. Così il parroco era finito in isolamento nella struttura carceraria di Villa Fastiggi. «Non era in sè», affermò l’avvocato Gianluca Sposito, il difensore di Ruggeri. Quest’ultimo, dal canto suo, si dichiarò profondamente pentito. Tanto che il “capo” della Curia naoniana, come nella parabola del figliol prodigo, nel 2015 decise di dargli l’opportunità di cominciare un’altra vita, fatta di studio, servizio ed esercizi spirituali.
CHI È
Don Giangiacomo Ruggeri, prima di vederselo sporcare da quei gesti sconsiderati sul bagnasciuga, aveva messo insieme un curriculum importante. Classe 1969, originario di Fossombrone, giornalista pubblicista, scrittore, docente di religione al liceo, ha diretto l’Ufficio diocesano fanese di comunicazioni sociali e il Centro vocazionale. È stato inoltre assistente ecclesiastico regionale dell’associazione guide e scout cattolici, maturando in quel contesto la sua esperienza alla Cei. Dal 2010 al 2012 ha insegnato Teologia della comunicazione ed etica dei nuovi media all’Istituto superiore di Scienze religiose Marvelli di Rimini, collaborando pure con il quotidiano cattolico “Avvenire”.
Pier Paolo Simonato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino