Sgominata la banda dei rapinatori nelle ville del Nordest: 10 arresti

PORDENONE - I Carabinieri del Comando Provinciale di Pordenone, in collaborazione con i militari di Roma, hanno arrestato dieci persone considerate appartenenti a...

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PORDENONE - I Carabinieri del Comando Provinciale di Pordenone, in collaborazione con i militari di Roma, hanno arrestato dieci persone considerate appartenenti a un'associazione specializzata nella commissione di rapine in villa in tutta Italia.

L'attività d'indagine, sviluppatasi dal settembre 2015, a seguito di una rapina in villa a Sacile, e coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone, ha permesso di mettere in luce l'operato di un gruppo criminale che, partendo da Roma, metteva a segno rapine ai danni di persone facoltose, preventivamente individuate, sia in Italia che all'estero. Decine i militari impegnati dall'alba, a Roma e provincia, nell'esecuzione degli arresti e delle perquisizioni, che hanno permesso di recuperare anche vario materiale di interesse investigativo. 
Non solo rapine in ville in Italia, ma il gruppo criminale bloccato nella notte dai Carabinieri di Pordenone e Roma aveva progettato anche «colpi» in Spagna.

Uno dei blitz già progettati è stato sventato grazie all'arresto nel febbraio scorso, operato a Barcellona dalla Polizia spagnola attivata dall'Arma di Pordenone, di uno dei promotori, già destinatario di altro provvedimento restrittivo emesso dalle autorità straniere, sempre per reati contro il patrimonio. La banda era pronta a entrare in azione in una villa di Madrid. Le indagini - come spiegato stamani in conferenza stampa dal comandante provinciale dei Carabinieri di Pordenone, Mario Polito e dal Procuratore della Repubblica Marco Martani - sono scattate a seguito della rapina ai danni di un imprenditore di Sacile (Pordenone), lo scorso settembre: tutta la famiglia, compresa una bambina, vennero legati e imbavagliati e i malviventi fuggirono a bordo della vettura del proprietario.

Dieci i soggetti tratti in arresto - otto a Roma e provincia e due all'estero - su ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Pordenone, che ha contestato i reati di associazione per delinquere, rapina, sequestro di persona, furto, lesioni, favoreggiamento, sostituzione di persona, false attestazioni a uso di documenti falsi. L'operato degli inquirenti si è rivelato sin dalle prime fasi difficile e complicato, in assenza di elementi utili, a conferma dell'elevata professionalità dei criminali, che avevano pianificato con estrema cura ogni azione, evitando di lasciare tracce sul posto ed eliminando possibili ambiti di approfondimento investigativo: prima di allontanarsi dalla villa friulana rapinata avevano prelevato perfino gli hard disk del sistema di videosorveglianza. A capo dell'organizzazione criminale c'era un cittadino polacco, in Italia da diversi anni, mentre gli altri componenti erano due suoi connazionali, un venezuelano e sei italiani: sono tutti in carcere tra Rebibbia e Regina Coeli.
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Il Gazzettino