Sale sul ponte sopra la ferrovia e minaccia di gettarsi: i vigili del fuoco lo convincono a rinunciare

I vigli del fuoco sono riusciti a dissuadere un ragazzino che voleva lanciarsi dal ponte sopra la ferrovia
PORDENONE - Era salito sul sovrappasso pedonale della ferrovia tra via San Vito e via della Ferriera. Da lì era andato ancora più in alto sulla parte esterna...

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PORDENONE - Era salito sul sovrappasso pedonale della ferrovia tra via San Vito e via della Ferriera. Da lì era andato ancora più in alto sulla parte esterna sopra la linea ferrata a oltre dieci metri di altezza. Da lassù un ragazzo minorenne, nella tarda serata di ieri, aveva minacciato di gettarsi. I suoi cupi pensieri lo avevano spinto così in alto con brutte intenzioni. Alcuni messaggi visti da amici hanno fatto scattare l’allarme. Sul posto è arrivata la polizia, un’ambulanza e una squadra dei vigili del fuoco. Immediatamente è stata richiesta l'interruzione del traffico ferroviario in entrambe le direzioni della linea tra Pordenone e Venezia ed il distacco della corrente elettrica, per evitare che il giovane, qualora avesse deciso di lanciarsi, potesse urtare i cavi restando folgorato. Successivamente, mentre un vigile del fuoco cercava di instaurare una comunicazione con il giovane, il resto della squadra predisponeva il materasso ad aria per cercare di attutire un'eventuale caduta.

L'OPERA DI PERSUASIONE

Sono stati poi due vigili del fuoco ad arrampicarsi sui tralicci del ponte fino ad avvicinarsi il più possibile al ragazzo, instaurando con lui un dialogo. L'intervento è stato molto impegnativo, anche dal punto di vista psicologico, ed in particolar modo per i due Vigili del Fuoco che si sono alternati per circa un'ora e mezza a cercare una chiave per instaurare un rapporto empatico con il ragazzo, raccontando esperienze di vita personali e spronandolo ad immaginare un futuro migliore, cercando di persuaderlo a credere nella possibilità di costruirselo giorno dopo giorno. Non sono mancati i momenti di tensione in cui il giovane sembrava volersi chiudere nelle sue sofferenze, ma ad un certo punto fortunatamente gli sforzi fatti hanno portato al risultato che tutti speravano ed il ragazzo ha acconsentito a farsi aiutare a scendere in sicurezza. Davvero come due “angeli del soccorso”, anche grazie al loro addestramento psicologico, i vigili lo hanno riportato a terra salvandogli la vita. Il traffico ferroviario, dopo un'interruzione di quasi due ore, è ripreso alle 22. Sul posto un'ambulanza con auto medica, agenti della questura di Pordenone e la Polfer.
 

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Il Gazzettino