PORDENONE - Elsa, una bimba pordenonese di 13 mesi, si è accasciata tra le braccia del papà durante le vacanze nel Salento. Un medico di origine bengalese che vive a...
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LA TESTIMONIANZALa storia di Elsa ha toccato il cuore di tutti nel Salento. La vigilia di Ferragosto era assieme ai genitori, al fratellino e agli zii a Spiaggiabella, nel tratto di arenile non attrezzato. Improvvisamente ha perso conoscenza tra le braccia del papà e non reagiva ad alcuna sollecitazione. I due bagnini del Lido Kalù si sono subito resi conto della gravità della situazione. «Abbiamo dato l'allarme al 118 - spiega Luca Errico, gestore dello stabilimento balneare - e cominciato a chiedere tra i bagnanti se c'era qualche medico». Grazie al passaparola sono arrivati il medico bengalese e l'infermiera piemontese che si sono prodigati nelle manovre di rianimazione. «Si sono avvicinati - racconta Errico - e le hanno praticato il massaggio cardiaco. Sono stati momenti drammatici, mi resteranno sempre dentro, abbiamo fatto il possibile per salvarla». Il papà di Elsa si è fatto da parte per prendersi cura dell'altro figlio, ancora in tenera età. La mamma era disperata. In tanti hanno cercato di far coraggio ai genitori della bambina, molti pregavano e un 50enne cardiopatico si è talmente preoccupato per le sorti della piccola, che durante le fasi del soccorso è stato a sua volta colto da malore.
IL DOLORE«Prima che arrivasse l'ambulanza la bambina ha pianto - prosegue Errico - Ci eravamo rasserenati, poi questa mattina (ieri, ndr) lo zio ci ha comunicato che non c'era più nulla fare». Elsa ha lottato per due giorni al Policlinico di Bari. Purtroppo l'emorragia cerebrale causata dall'aneurisma, probabilmente congenito, era molto grave.
Cristina Antonutti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino