PORDENONE In provincia di Pordenone i furbetti del Fisco hanno milioni di euro da restituire all’Erario. In meno di un anno e mezzo la Guardia di finanza di Pordenone...
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È proprio sull’evasione - piaga nazionale che non risparmia una regione a statuto speciale come il Fvg, dove il gettito fiscale resta per buona parte nel territorio - che si è concentrato il discorso del comandante, il colonnello Stefano Commentucci. L’attività di indagini ha impegnato i suoi uomini in 371 ispezioni e oltre 5.500 controlli. Sono state denunciate 90 persone e contestate 500 posizioni irregolari su 3.749 controlli in materia di veriche “strumentali” (scontrini e ricevute fiscali), pari al 13% del totale.
Una volta scoperti gli evasori scatta la seconda fase, in sinergia con la Procura, per recuperare ciò che è stato illecitamente sottratto al Fisco. Tra il 1. gennaio 2017 e il 31 maggio 2018 sono stati eseguiti sequestri patrimoniali per equivalente pari a 15 milioni di euro. All’esame della Procura e della Commissione Tributaria provinciale ci sono sequestri per altri 10 milioni di euro.
Un’altra nota dolente riguarda le frodi comunitarie o alla Regione, Provincia e Comuni. Le Fiamme Gialle pordenonesi hanno effettuato 23 interventi e denunciato 16 persone che avevano percepito indebitamente contributi destinati all’agricoltura o incentivi riservati alle imprese erogati dallo Stato e dagli Enti locali. Si tratta di 48,3 milioni di euro chiesti senza averne i requisiti e in parte incassati. Su questo fronte le Fiamme Gialle hanno chiesto alla Procura sequestri preventivi per 30,5 milioni di euro che hanno già permesso di “congelare” 150 mila euro.
C’è poi il capitolo dei falsi poveri. Sono stati effettuati 74 controlli nel settore delle prestazioni sociali agevolate: il 92% delle persone controllate era irregolare. Ben 68, infatti, sono state verbalizzate per false dichiarazioni finalizzate a ottenere agevolazioni nel settore scolastico/sociale (libri scolastici, rette asili, università e affitti, carta famiglia, bonus energia o esenzione ticket). Il numero dei falsi poveri non è trascurabile. Spesso sono evasori che chiedono all’ente pubblico agevolazioni per pagare l’affitto, buoni scolastici, riduzioni delle spese universitarie, i centri vacanze e il trasporto scolastico dei per i figli. Si tratta di sussidi destinati a persone che sono realmente in difficoltà economiche.
Infine, sono stati segnalati alla Corte dei Conti 30 soggetti per un danno erariale calcolato in circa 47 milioni di euro.
Cristina Antonutti
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Il Gazzettino