Maxi furto in villa, spariscono Rolex e monili per 150mila euro

Maxi furto in villa indaga la polizia
PORDENONE Un furto da centocinquantamila euro messo a segno nella villa di un noto professionista pordenonese, in via Selvatico. Ammonterebbe a tanto il bottino che i ladri si...

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PORDENONE Un furto da centocinquantamila euro messo a segno nella villa di un noto professionista pordenonese, in via Selvatico. Ammonterebbe a tanto il bottino che i ladri si sono portati via, approfittando dell’assenza del quarantaseienne e della sua famiglia, fatto di orologi Rolex, monili in oro e, anche se non è certo, pure l'argenteria.  Un colpo destinato a lasciare il segno e a indirizzare da subito le indagini verso una pista non di ladri “casuali”, ma di professionisti che molto probabilmente hanno agito con premeditazione, preparando il furto e sapendo cosa avrebbero trovato all’interno di quell’abitazione che sorge in un quartiere di villette e piccoli condomini. Quindi aver scelto proprio quella villa significa che erano consapevoli di andare a colpo sicuro.

IL FURTO
Da quanto appreso, anche se sulla notizia non sono ufficialmente emersi molti particolari, i ladri hanno potuto agire in tutta tranquillità. Una volta arrivati in via Selvatico, hanno infatti tolto la grata di una finestra che si affaccia sulla strada, davanti all’abitazione. Poi sono entrati e una volta all’interno hanno letteralmente fatto razzia di oggetti di valore. Monili in oro e argenteria, ma si parla soprattutto di orologi Rolex, molto preziosi e che non sarebbero “protetti” da assicurazione. Un bottino che evidentemente era anche facile da trasportare.
LA DENUNCIA
Una volta scoperto quanto era accaduto, il professionista ha chiesto l’intervento degli agenti della Polizia di Stato che sono intervenuti sul posto per cercare eventuali tracce lasciate dalla banda di ladri. La grata tolta per entrare (un’operazione che certamente non si fa in pochi minuti) e il cospicuo bottino, fatto oltretutto di oggetti facilmente spendibili sul mercato parallelo, hanno fatto subito pensare a un furto messo a segno a colpo sicuro. 
LE DOMANDE
Come facevano i ladri (perché di sicuro si trattava di più persone, compreso un palo che faceva la guardia) a sapere che in quella casa avrebbero trovato Rolex, oro e argenteria? Come facevano a sapere che in casa non c’era nessuno e come hanno potuto togliere la grata dalla finestra senza che nessuno li notasse? Domande alle quali cercheranno di dare una risposta gli investigatori che non si sono sbilanciati sull’ammontare del bottino anche se si parla di una cifra importante centocinquantamila euro. E oltretutto i Rolex non sarebbero assicurati.
IN LIBRERIA

Un altro furto, ma di dimensioni ben differenti, è stato invece messo a segno nella libreria Giunti, in corso Vittorio Emanuele. A farne le spese le dipendenti del negozio che avevano lasciato le borsette nel magazzino: qualcuno ha approfittato del fatto che la porta era aperta perché stavano lavorando dei tecnici e ha rovistato nelle borse, portando via i soldi dai portafogli.
Susanna Salvador Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino