Invasione delle cimici, città e paesi presi d'assalto: frutta in pericolo

Invasione delle cimici, città e paesi presi d'assalto: frutta in pericolo
PORDENONE - Cimici ovunque. Non è passata inosservata l'invasione di questi insetti che, a causa del repentino cambiamento della temperatura hanno invaso la parte...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORDENONE - Cimici ovunque. Non è passata inosservata l'invasione di questi insetti che, a causa del repentino cambiamento della temperatura hanno invaso la parte esterna di numerosi edifici (in foto un cumulo in città). Veri e propri assembramenti che hanno destato la curiosità di molti cittadini. Una domanda, a questo punto, è sorta spontanea: perché questo fenomeno? La risposta arriva da Cesare Bertoia, presidente della Coldiretti del Friuli Occidentale, che ha lanciato pure un allarme: «Nulla è subordinato alla trebbiatura della soia, viste le piogge dei giorni scorsi, ma al periodo di letargo nel quale sono entrate. L'abbassamento repentino delle temperature (si è passati dai 20 ai 5 gradi, ndr) ha spinto le cimici a lasciare i campi per trovare riparo vicino alle abitazioni. Mi auguro che Ersa e Regione trovino al più presto un modo per combattere questa vera e propria invasione. A rischio, infatti, ci sono soprattutto i raccolti della frutta». Non si tratta delle solite cimici ma di quelle che, tra il 2007 e il 2008, sono arrivate dall'Asia. Animali in grado di riprodursi in fretta: si stima, infatti, che un esemplare possa deporre sino ad un massimo di 500 uova che si schiudono nel giro di due mesi. «È un insetto - chiarisce Bertoia - che, al momento, non ha predatori. È innocuo per l'uomo ma rischia di mettere in ginocchio il settore agricolo. I danni non si vedono subito: la cimice asiatica si nutre, oltre che di legumi, anche di frutta. Specialmente di mele e kiwi». Attualmente non è ancora possibile fare una stima dei danni. «A fine anno - fa sapere Bertoia - tireremo le somme ma temo che, proprio a causa della cimice asiatica e dalla sua proliferazione incontrollata, saranno molti gli agricoltori che lamenteranno grosse perdite». Intanto non si contano le chiamate ai vigili del fuoco.


  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino