PORDENONE - Mattinata movimentata, quella di ieri mattina in piazza XX Settembre. Un sabato come tanti, con le bancarelle a fare da padrone in centro, con i tavolini del bar...
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L’INSULTO
La bancarella all’inizio della piccola salita che conduce in piazzetta Cavour vende abbigliamento da uomo. Camice, magliette e polo di buona fattura a prezzi altrettanto buoni. È sabato mattina, una giornata in cui i commercianti che danno vita al mercato cittadino dovrebbero fare i migliori affari. Ma la crisi non ha risparmiato nemmeno gli ambulanti che a fatica stanno cercando di tirarsi su. Un uomo robusto di mezza età si avvicina alla bancarella, guarda la merce esposta, chiede i prezzi e insiste per ottenere uno sconto. Ma l’ambulante gli dice chiaramente che meno di così non può. Per tutta risposta ottiene una rispostaccia, condita da un pesante insulto rivolto alla moglie.
IL PUGNO
«Quando ha sentito che mi offendeva non ci ha visto più», racconta la moglie ancora molto agitata. Il commerciante ha velocemente raggiunto l’uomo che, in bicicletta, era ancora davanti alla bancarella, e gli ha tirato un pugno. Alcune persone che hanno assistito alla scena hanno cominciato a gridare, mentre un collega dell’ambulante è immediatamente intervenuto, cercando di calmarlo. Pochi secondi e si sono formati gruppetti di gente che voleva capire cosa era successo. Pochi attimi dopo sono arrivati due agenti della polizia locale.
LA POLIZIA LOCALE
Il primo a essere identificato è stato l’uomo che si è rivolto alla commerciante con un epiteto a dir poco offensivo: ha raccontato la sua versione dell’accaduto e ha chiesto l’intervento di un’ambulanza, spiegando che nella caduta aveva preso una botta in testa. Poi è toccato al commerciante, ancora teso e frastornato per quello che aveva fatto. «Ha agito di istinto - ha detto un suo collega - e se avessero insultato così mia moglie lo avrei fatto anch’io».
LA RABBIA
Ed erano in molti, ieri mattina, a “parteggiare” per l’ambulante. «Non ha idea di quello che sopportiamo ogni giorno - ha sottolineato una commerciante “storica” che ha la bancarella di biancheria intima accanto a quella del “protagonista” della storia -: ci chiedono sconti impossibili, ci insultano, ci dicono di tutto e noi non possiamo mai rispondere. Dobbiamo sempre stare zitti.».
I BORSEGGI
In mattinata intanto si erano verificati alcuni borseggi (spariti almeno tre portafogli) sempre tra le bancarelle del mercato. Per questo motivo tre Volanti della Polizia hanno chiuso i varchi di uscita (zona teatro Verdi, Tribunale e corso Garibaldi) per cercare di identificare i borseggiatori che però l’hanno fatta franca. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino