PORDENONE -Buche e strade dissestate in periferia, ma anche a ridosso del centro. E non mancano le proteste. La situazione in città è tenuta monitorata dagli uffici...
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VIA DARDAGO
«E’ vero – ammette l’assessore Cristina Amirante – , via Dardago è tra le strade messe peggio. Basti pensare che puntualmente, a seguito di abbondanti precipitazioni, viene chiusa perché l’acqua ristagna a fatica a defluire. In quel caso, però, non interverremo soltanto con operazioni di asfaltatura ma anche di scolo delle acque meteoriche». Non è l’unica situazione critica in città. La lista è lunga e riguarda soprattutto i quartieri. «Del resto – puntualizza Amirante – abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione una città colabrodo. Basti vedere il quartiere di Villanova: la viabilità pare essere il risultato finale di un bombardamento. Da quando ci siamo insediati sono stati aperti diversi cantieri, che hanno permesso di porre rimedio a situazioni che andavano avanti da anni. Sono però ancora diverse le strade che presentano buche e dissesti provocati dall’usura, dall’alternanza freddo-caldo e dal sale che, soprattutto tra dicembre e gennaio, viene sparso per evitare la formazione del ghiaccio. Se da una parte si previene la formazione del ghiaccio, che può essere causa di incidenti, dall’altra il sale, laddove esistono già fessurazioni, trattiene l’umidità e quindi non permette che il manto si asciughi completamente. In tre anni, lo voglio ricordare, abbiamo investito in asfaltature più di 2 milioni di euro ed altrettanti ne investiremo nel prossimo biennio».
GLI INTERVENTI
Per il 2020 e il 2021 l’attenzione dell’amministrazione Ciriani si focalizzerà, in particolare, tra Borgo Meduna, Vallenoncello e Villanova. «A Rorai Grande invece – garantisce l’assessore – procederemo per lotti funzionali. La riqualificazione riguarderà diverse vie e aree con interventi volti a garantire una maggiore sicurezza di pedoni e ciclisti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la riorganizzazione di parcheggi, spazi e luoghi anche al fine di restituire alla zona l’originaria funzione di borgo». Interventi tampone hanno già riguardato la sistemazione di 800 punti critici tra buche, cedimenti e fessure dell’asfalto per oltre 12 chilometri di strade cittadine tra via Revedole, Udine, delle Grazie, Stradelle delle Villotte, Ferraris, Campagna, Pionieri del volo e Roveredo. Le operazioni sono state effettuate con un sistema innovativo che ripara l’asfalto in modo duraturo e rapidissimo, senza creare alcun disagio alla circolazione.
RIVIERA DEL PORDENONE
«La strada sta cedendo e, tra l’altro, è da tempo immemore che non lì non viene effettuato un intervento manutentivo. C’è un problema di fondazione – sottolinea l’assessore Amirante – e lo si nota dai solchi che gli pneumatici, nel tempo, hanno lasciato sull’asfalto. Quando è stata costruita, probabilmente, nessuno aveva previsto carichi così pesanti e centinaia di transiti giornalieri. Prevedere un intervento in via Riviera del Pordenone è possibile ma a patto che, contemporaneamente, non siano aperti lungo il ring altri cantieri. Per scongiurare la paralisi del traffico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino