Bimbo cade dal cancello dell'asilo Le maestre non hanno colpe

La scuola di Roraigrande
PORDENONE La Procura ha chiesto l’archiviazione per le quattro maestre della scuola materna parrocchiale di Santa Lucia di Rorai Grande indagate per l’ipotesi di...

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PORDENONE La Procura ha chiesto l’archiviazione per le quattro maestre della scuola materna parrocchiale di Santa Lucia di Rorai Grande indagate per l’ipotesi di lesioni colpose. Il 2 ottobre dello scorso anno un bimbo della sezione “primavera”, appena due anni, si arrampicò sul cancello, lo scavalcò e cadde da un’altezza di circa un metro procurandosi gravi lesioni e fratture a volto, braccia e polsi.  Fu accolto nel reparto di Rianimazione di Pordenone. I medici si riservarono la prognosi, lo sottoposero a un intervento chirurgico per ridurre le fratture agli arti superiori e poi lo trasferirono all’ospedale di Vicenza, dove c’è un reparto di maxillo-facciale specializzato in questo tipo di traumi. 

I genitori del piccolo, assistiti dall’avvocato Cristina Trotta del foro di Treviso, avevano presentato una querela ipotizzando una diversa ricostruzione dell’accaduto, rispetto a quella fornita agli inquirenti dalle maestre della scuola materna. Una caduta da appena un metro d’altezza avrebbe potuto provocare lesioni così gravi? Per le quali il piccolo tuttora sta seguendo terapie riabilitative? L’ultimo certificato medico è di qualche giorno fa, mentre le indagini difensive dell’avvocato Trotta sono state depositate meno di un mese fa in Procura. La richiesta di archiviazione ha colto di sorpresa il legale trevigiano. «Il piccolo, dopo mesi di ospedale, sta ancora pagando le conseguenze di quell’incidente - spiega - Ha depositato indagini difensive che si avvalgono anche di esperti dello Spsal e avevo chiesto di conferire con il Pm. Adesso scopro che è stata chiesta l’archiviazione».
Il disappunto sembra anticipare un’istanza di opposizione, anche se il legale prima di muoversi vorrà analizzare le conclusioni del sostituto procuratore Maria Grazia Zaina. La Procura esclude elementi di responsabilità da parte delle quattro maestre. L’incidente non sarebbe dovuto a una negligenza, il bambino sarebbe sfuggito improvvisamente all’attenzione delle insegnanti e l’incidente sarebbe stato imprevedibile. Quel giorno i 19 bambini, dopo aver pranzato, erano stati accompagnati nel cortile della scuola. Con loro - secondo la ricostruzione degli inquirenti - c’erano quattro maestre. Una teneva la porta antipanico aperta controllando i bambini che uscivano in fila dalla scuola e dando la schiena al cancello, le altre tre scortavano i piccoli.
Il bimbo di due anni sarebbe uscito dalla fila e si sarebbe arrampicato sul cancello: un’azione velocissima, che la maestra non ha visto perchè il piccolo è sfilato alle sue spalle. Si è accorta dell’incidente soltanto quando ha visto il bimbo a terra gravemente ferito. Secondo gli inquirenti, altre ricostruzioni non avrebbero trovato conferma. Il medico legale Valeria Dato ha giudicato le lesioni compatibili con la caduta dal cancello e non l’ipotesi che fosse precipitato da una delle finestre dell’edificio protette da una ringhiera.

Cristina Antonutti
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Il Gazzettino