ARBA - Ex sindaco e insegnante di Lettere in pensione, Roberto Toffolo, 68 anni, di Arba, si è dovuto confrontare con la dura esperienza del carcere. L’inchiesta sul...
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L’avvocato Alessandro Magaraci ridimensia il coinvolgimento di Toffolo: «Il professore - spiega - da tempo aiuta la famiglia Smaniotto, alla quale ha affittato alcune stanze di sua proprietà. Ha stretto un legame di amicizia senza rendersi conto di quelle che potevano essere le conseguenze». Toffolo e gli Smaniotto abitano in una corte comune in via Manin. Nel retro della sua abitazione ha una tettoia, dove in un armadietto è stata trovata la pistola clandestina che Toffolo, pur dichiarandosi estraneo, ha ammesso di aver maneggiato quando Smaniotto gliel’ha mostrata. I 342 grammi di marijuana erano sotto un cespuglio vicino alla casa dell’ex sindaco. E i 5,8 chilogrammi erano stipati in un garage di via Manin 1, dove Toffolo metteva la sua auto e di cui Smaniotto (a cui l’ex sindaao prestava la macchina) e Lataj avevano la chiave. È proprio in quel garage che sono spuntati i 5,8 chilogrammi di marijuana. «È roba mia», ha detto Lataj. Erano nascosti in un grosso bidone di plastica blu e in un borsone.
I sospetti sul potenziale coinvolgimento di Toffolo nascono da alcune intercettazioni telefoniche: gli investigatori lo sentono mentre suggerisce ai due albanesi, che non trovano più la chiave del garage, di buttar giù la porta. Sapeva che dentro c’era la droga? Durante la convalida dell’arresto Toffolo ha negato. Sostiene che non sapeva che il garage fosse diventato un deposito di droga, ma allo stesso tempo ha visto mentre bidone e borsone venivano sistemati nel garage, tanto al momento del sequestro ha chiesto ai carabinieri se avevano trovato stupefacente. Martedì, quando gli investigatori gli hanno chiesto quali fossero gli immobili che usava, non ha detto nulla del garage di via Manin 1. La chiave ce l’aveva Lataj. L’ha consegnata, i carabinieri hanno alzato iol basculante e in fondo all’autorimessa hanno trovato i pacchi di marijuana.
Cristina Antonutti Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino