Porcia. Musica alta e troppa plastica, sagra sotto accusa

Porcia. Musica alta e troppa plastica, sagra sotto accusa
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PORCIA (PORDENONE) - Successo di numeri per la Sagra dell'Assunta, anche se non mancano le critiche: oltre a quelle dei giorni scorsi, sulla corsa degli asini, le proteste sui social hanno riguardato anche altri aspetti, come la musica alta fino a tarda ora e l'uso della plastica. Tanti coloro che hanno voluto esprimere apprezzamento per il lavoro dei volontari e per la riuscita della manifestazione, ma c'è anche chi ha invece messo l'accento sugli schiamazzi notturni, sulla musica troppo alta, sulla plastica. Su quest'ultimo aspetto, è intervenuto direttamente il parroco, don Daniele Fort, che guida il comitato organizzatore: «noi da anni usiamo vettovaglie riciclabili e abbiamo ridotto l'uso della plastica monouso dell'80 per cento. C'è poi un team di dodici persone adulte che organizzano l'area ecologica per lo smaltimento differenziato dei rifiuti».


 

Quanto agli altri aspetti oggetto di critica, «ognuno è libero - aggiunge - di esprimere il suo disappunto per ogni cosa che ritenga opportuna, ma a una condizione: che conosca bene quello che critica». Toni più pacati su un altro tema controverso, quello dei fuochi pirotecnici: a tutela degli animali domestici spaventati dai botti, è nato un gruppo che si limita a segnalare sui social gli orari degli spettacoli di questo tipo, per avvisare i proprietari di animali affinché possano metterli al riparo per evitare fughe e spaventi. Ma le perplessità riguardano anche la spesa per realizzarli: non manca infatti chi li considera uno spreco di danaro. Altra questione è stata quella che ha riguardato il volume della musica, sia nell'area della sagra che al di fuori. Critiche a parte, tuttavia, è positivo il bilancio stilato dal parroco ancora nei giorni scorsi, in occasione della cosa degli asini, sia per quanto riguarda le presenze in generale che per le novità introdotte da quest'anno. È il caso del ristorante in terrazza, la nuova formula che affianca ai tradizionali grandi tavoli della sagra uno spazio più silenzioso situato proprio sopra il bar, con un'area interna climatizzata e tavoli all'aperto che si affacciavano direttamente sul piazzale nel quale si svolgono i festeggiamenti. Identico il menu, con l'aggiunta di alcuni piatti. La novità ha appunto suscitato interesse da parte dei partecipanti e le serate, su prenotazioni, hanno registrato in gran parte il tutto esaurito. E altre novità arriveranno, in futuro, dalla corsa dei mussi: come già annunciato, l'evento, che già ha saltato un anno nel 2018, diventerà definitivamente biennale, anche se non da subito: la ragione è principalmente di carattere economico: troppo dispendiosa l'organizzazione, che comporta una spesa di un migliaio di euro. Il prossimo anno si svolgerà dunque regolarmente; poi si farà ad anni alterni, facendola coincidere con le visite biennali della Commissione pubblici spettacoli.
Lara Zani
©RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino