PONTECCHIO POLESINE - Uno schianto che ha accartocciato il muso dell'Ape sulla quale viaggiava e dalla quale è stato sbalzato fuori, cadendo sull'asfalto, a qualche...
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CURVA CIECAUn incrocio pericoloso, con poca visibilità, complice una curva proprio in quel punto. Il giovane, secondo una prima ricostruzione ancora in corso di accertamento, sembra abbia iniziato a svoltare a sinistra, scontrandosi quasi frontalmente con una Dacia Duster che arrivava sempre da via San Pietro Martire, ma in senso opposto, al volante della quale si trovava un 39enne di Pontecchio, che è rimasto illeso. È andata decisamente peggio al 17enne, studente del vicino Istituto Agrario di Sant'Apollinare, che stava andando a casa di amici e che è stato trasportato d'urgenza, in codice rosso, all'ospedale di Rovigo dal personale del Suem, subito accorso dopo la chiamata al 118. Sul posto è intervenuta anche una squadra dei vigili del fuoco, mentre i carabinieri della Stazione di Arquà hanno provveduto a interdire al traffico il tratto di strada interessato dall'incidente. Dopo gli accertamenti dei sanitari, il giovane è ricoverato per la frattura del femore, ha il setto nasale rotto e diversi punti di sutura al volto probabilmente provocati dai vetri del parabrezza dell'Ape andati in frantumi.
STRADA CHIUSALa chiusura della Provinciale 5, arteria nodale per il traffico della cintura rodigina, ha inevitabilmente provocato code, costringendo molti automobilisti a itinerari alternativi. La complessità dei traumi riportati dal 17enne spinge alla cautela sulla prognosi. In ospedale il ragazzo, cosciente, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, compresa una Tac.
Un incidente che aveva visto coinvolta un'Ape car si era verificato anche mercoledì pomeriggio, a Porto Viro, sulla Romea, con il mezzo a tre ruote tamponato da un furgone. Anche in questo caso, nell'impatto, il conducente, un 70enne, è stato sbalzato fuori dall'abitacolo. Subito soccorso è stato trasportato al Pronto soccorso della Casa di Cura di Porto Viro ma le sue condizioni, almeno in un primo momento, non sono apparse particolarmente preoccupanti.
Francesco Campi Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino