PORDENONE - Il territorio pordenonese considerato la cenerentola sul fronte di contributi e soldi da spartire che arrivano dalla Regione. A dirlo è l'opposizione in...
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L'IMPATTOOgni giorno lungo la Pontebbana ci sono centinaia di camion in più rispetto alla media e spesso si formano lunghe code in almeno tre - quattro Comuni a cominciare da Casarsa per proseguire sino a Sacile. Una situazione insostenibile tanto che i sindaci hanno chiesto alla Regione in intervenire. Invece nello stanziamento di fondi per risarcire i territorio Pordenone è stato dimenticato. Il consigliere del Pd, Nicola Conficoni ribadisce la necessità, fin da subito «di limitare l'impatto che le situazioni emergenziali hanno sulla Statale 13. Ma ancora più fondamentale è risolvere in modo strutturale i problemi che affiggono questa frequentata arteria viabilistica. Abbiamo già chiesto una convocazione della IV commissione per esaminare il progetto di riqualificazione della Pontebbana, anche alla presenza dei sindaci coinvolti in prima persona».
LE DIMENTICANZEA guardare anche le altre variazioni di Bilancio Pordenone è rimasta praticamente esclusa su quasi tutti i fronti. Le variazioni sono state illustrate nel mini - assestamento che ha preso il via in prima Commissione e che approderà in Aula a fine mese. Quelle di maggior rilevanza per entità (2,6 milioni di euro) riguardano iniziative nell'ambito dello sviluppo economico e della competitività del tessuto produttivo, destinate prevalentemente ad incentivare le imprese anche attraverso il sostegno dei contratti regionali di insediamento. A ciò si aggiungono circa 3 milioni di euro destinati ai fondi di sostegno del settore agricolo mentre le politiche giovanili ricevono 320 mila euro e 840 mila vengono destinati a titolo di contributi agli Enti locali per l'effettuazione di verifiche strutturali su edifici per la prevenzione del rischio sismico. La Regione stanzia inoltre 300 mila euro per istituire un regime di aiuto che prevede la concessione di contributi per la realizzazione di piani di ristrutturazione da parte di piccole e medie imprese in difficoltà che producono, trasformano e commercializzano prodotti dell'acquacoltura. Per interventi di formazione professionale sono destinati circa 720 mila euro mentre 200 mila vanno al settore dell'edilizia. Ora si tratterà di capire nel dettagli la parte che arriverà a Pordenone. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino