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VENEZIA - Ancora un altro, l'ennesimo, assalto alla città. In 85mila hanno raggiunto ieri Venezia per approfittare del ponte del Primo novembre. Quasi la metà, 40mila, arrivavano dal resto del Belpaese, 30mila dei quali da fuori Veneto (70% in più rispetto a un solito fine settimana). I restanti, stranieri, hanno visto prevalere il turismo francese, con il 27,80 per cento di affluenza transalpina, seguiti dai tedeschi (15,65%), austriaci (8,7%), spagnoli (7,42%), britannici (5,53%), cechi (4,77%), svizzeri (4,46%). A segnare una piccola ripresa è anche il turismo d'oltreoceano, quello che è tanto auspicato da associazioni di categorie come gli albergatori. Infatti, gli americani stanno tornando, anche se in misura minima, cioè il 3,69%. Complice il fine settimana lungo, da ieri un mare di auto si è messo in coda per arrivare a piazzale Roma e Tronchetto, creando non pochi disagi a chi tentava di muoversi da e verso la città. Infatti, i vecoli in arrivo a Venezia erano invitati a fare il giro a piazzale Roma e tornare indietro verso il Tronchetto, quando non bloccati direttamente alla fine del ponte della Libertà.
SEMAFORO ROSSO
Il semaforo rosso del Comune, che significa stop agli accessi nei parcheggi più vicini a Venezia, è arrivato attorno a mezzogiorno, via twitter, direttamente dall'account istituzionale.
AL COLLASSO
E anche chi doveva recarsi al cimitero per omaggiare i propri cari si è dovuto armare di pazienza per salire a bordo di mezzi che erano pieni al limite della capienza. Con buona pace per il distanziamento sociale. L'esigenza di incremento del servizio si fa sempre più pressante, perché al di là dei termometri social, che segnano una colonnina impazzita, la situazione continua a essere difficoltosa per i residenti. Actv, del resto, ha provato a tamponare le esigenze verso il cimitero con tre linee (gratuite) da piazzale Roma, Lido e Fondamente Nove. Altrettanto è stata potenziata la linea 12 con una frequenza raddoppiata, da 30 minuti a 15. Per coloro che segnalavano chiusure del barcarizzo in faccia, questo potrebbe esser dettato da motivi di riempimento, oppure dal rispetto degli orari. I sindacati però chiedono incontri urgenti: «La morsa della pandemia sul turismo fortunatamente sta venendo meno. Anche oggi Venezia è caratterizzata da scene di assalto turistico simile al precovid. Biglietterie, bus, pontili, vaporetti pieni, occorre dare una risposta immediata alla crescente domanda per offrire un servizio adeguato.
Il sindaco e la direzione Avm ci convochi immediatamente con tutti i soggetti istituzionali. I lavoratori devono poter tornare ad avere condizioni normali di lavoro», tuona la Fit-Cisl per voce di Marino De Terlizzi. Mentre Alberto Cancian, Usb-Lp, rincara: «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c'è peggior cieco di chi non vuol guardare. Questa Amministrazione comunale deve rendersi conto che i turisti sono tornati e pensi a come trasportarli invece che pensare a come rendere difficile la vita a chi lavora, magari evitando di distribuire premi di risultato a quadri e dirigenti e pensare seriamente ad assumere nuove forze lavoro».
Il Gazzettino