VENEZIA - Ancora un altro, l'ennesimo, assalto alla città. In 85mila hanno raggiunto ieri Venezia per approfittare del ponte del Primo novembre.
SEMAFORO ROSSO
Il semaforo rosso del Comune, che significa stop agli accessi nei parcheggi più vicini a Venezia, è arrivato attorno a mezzogiorno, via twitter, direttamente dall'account istituzionale. Nel giro di qualche minuto si è passati dal giallo di «park completi a Piazzale Roma, alcuni posti ancora disponibili al Tronchetto», al messaggio definitivo, cioè «park completi sia a piazzale Roma che al Tronchetto. Traffico deviato dalla Polizia locale». Se Atene piange, Sparta però non ride, e così alla stazione era visibile un cordone di gente in attesa di salire sui vaporetti o pronti a percorrere la Strada Nova. Unica speranza di uscirne indenni, per i veneziani, la pazienza. Tanti i disagi registrati sul servizio di trasporto pubblico locale, dalle isole come Murano, Burano, ma anche Fondamente Nove, stazione e piazzale Roma le immagini erano impietose.
AL COLLASSO
E anche chi doveva recarsi al cimitero per omaggiare i propri cari si è dovuto armare di pazienza per salire a bordo di mezzi che erano pieni al limite della capienza. Con buona pace per il distanziamento sociale. L'esigenza di incremento del servizio si fa sempre più pressante, perché al di là dei termometri social, che segnano una colonnina impazzita, la situazione continua a essere difficoltosa per i residenti. Actv, del resto, ha provato a tamponare le esigenze verso il cimitero con tre linee (gratuite) da piazzale Roma, Lido e Fondamente Nove. Altrettanto è stata potenziata la linea 12 con una frequenza raddoppiata, da 30 minuti a 15. Per coloro che segnalavano chiusure del barcarizzo in faccia, questo potrebbe esser dettato da motivi di riempimento, oppure dal rispetto degli orari. I sindacati però chiedono incontri urgenti: «La morsa della pandemia sul turismo fortunatamente sta venendo meno. Anche oggi Venezia è caratterizzata da scene di assalto turistico simile al precovid. Biglietterie, bus, pontili, vaporetti pieni, occorre dare una risposta immediata alla crescente domanda per offrire un servizio adeguato.
Il sindaco e la direzione Avm ci convochi immediatamente con tutti i soggetti istituzionali. I lavoratori devono poter tornare ad avere condizioni normali di lavoro», tuona la Fit-Cisl per voce di Marino De Terlizzi. Mentre Alberto Cancian, Usb-Lp, rincara: «Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e non c'è peggior cieco di chi non vuol guardare. Questa Amministrazione comunale deve rendersi conto che i turisti sono tornati e pensi a come trasportarli invece che pensare a come rendere difficile la vita a chi lavora, magari evitando di distribuire premi di risultato a quadri e dirigenti e pensare seriamente ad assumere nuove forze lavoro».