Ponte-killer, imputati assolti: «Veneto Strade senza soldi»

Ponte-killer, imputati assolti: «Veneto Strade senza soldi»
CHIES D'ALPAGO - «Una situazione che va compresa, perché le difficoltà di Veneto Strade le conosciamo tutti. Se c'è neve non ci sono nemmeno i...

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CHIES D'ALPAGO - «Una situazione che va compresa, perché le difficoltà di Veneto Strade le conosciamo tutti. Se c'è neve non ci sono nemmeno i soldi per pulire le strade. Nelle stesse condizioni in cui si trovava il ponte Nuovo di Molini, dove morì Matteo Zanon, ce ne sono altri 200 in provincia».


L'arringa di Sandro De Vecchi colpisce il cuore di un problema grave: le casse vuote dell'ente Provincia e quindi della controllata Veneto Strade, più volte sull'orlo del collasso finanziario.   Il giudice, Elisabetta Scolozzi, ha assolto ieri i tre funzionari finiti sotto inchiesta per la morte del 29enne avvenuta la sera del 13 luglio 2013 lungo la provinciale 5 di Chies d'Alpago. Finisce l'incubo per Sandro D'Agostini, 53 anni, di Feltre (avvocato Marco Vassallo), della direzione operativa della società, Bruno Antonio Casteller, 63, di Fonzaso (avvocato De Vecchi), responsabile di zona, e Remo Orano, 57, di Formia (avvocato Fabiana Biasetto), competente di zona con compiti di controllo e ricognizione periodica delle strade. Il pubblico ministero Sandra Rossi aveva chiesto 2 anni di reclusione ciascuno, ritenendoli responsabili di quella mancata manutenzione del ponte dal quale volò l'auto del ragazzo dopo aver sfondato il fragile parapetto. Non si sa ancora quali siano le motivazioni che hanno portato il giudice Scolozzi ad emettere un verdetto assolutorio. Bisognerà attendere 90 giorni per il deposito delle stesse...
 
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Il Gazzettino