PORDENONE - Il meteo lascia spazio a qualche fulmine sparso qua e là in regione, ma in generale sarà un bel fine settimana dal punto di vista climatico. E...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PRECAUZIONI
Dalla movida della città, l’attenzione si sposta ai “paradisi” della montagna pordenonese. Da oggi, infatti, si rimette in moto la macchina turistica locale. Come anticipato negli scorsi giorni, a parte qualche attività per la cui ripartenza si attende ancora uno sforzo organizzativo (è il caso ad esempio delle visite guidate alla diga del Vajont), da oggi in montagna riapre quasi tutto. La Forra del Cellina, il ponte tibetano, la strada storica della Valcellina da ammirare a bordo del trenino turistico. E poi il lago di Barcis, con bar e servizi aperti e funzionanti, qualche locale a Piancavallo, le bellezze dell’Arzino. Tutte possibilità concrete per i turisti mordi e fuggi che potranno arrivare da tutta la regione. Ma ai tempi del Coronavirus, dietro ad ogni opportunità si nasconde un’insidia almeno della stessa forza. Ecco allora che a Barcis, ad esempio, sarà garantita la sorveglianza della polizia locale dell’Uti, coadiuvata dai volontari della Protezione civile, schierati per monitorare la situazione per tutta la durata del ponte. Anche in riva al lago Aprilis, infatti, non si dovranno verificare assembramenti e tra le persone dovrà essere rispettata la distanza minima di un metro. L’impiego delle pattuglie servirà proprio a garantire in modo discreto l’applicazione delle norme Per quanto riguarda invece le attività proposte dal Parco naturale delle Dolomiti friulane, gli operatori ieri mattina sono stati formati per essere in grado di guidare i turisti non solo tra le bellezze della montagna pordenonese, ma anche verso il rispetto di regole nuove, presenti anche nella Forra del Cellina. A bordo del trenino, poi, varranno le stesse norme del trasporto pubblico locale: distanza e mascherine.
IN PIANURA
Come accaduto lo scorso fine settimana, che allora era il primo di libertà dopo il lockdown, a Pordenone e nei maggiori centri della provincia saranno aumentati i controlli anti-assembramenti. In città sarà monitorata la situazione nei pressi dei locali pubblici più frequentati e torneranno in campo sia gli steward che i vigilantes privati assunti dai titolari dei bar. Ma la situazione sembra più tranquilla: anche ieri, in provincia, non è stata elevata alcuna sanzione dalle forze dell’ordine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino