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VENEZIA - Il Comune chiede i danni ai progettisti e a due delle imprese costruttrici che hanno realizzato l'ovovia del ponte di Calatrava. Un conto da più di un milione e 800 mila euro. Lo ha stabilito una delibera di giunta che, su proposta del sindaco Luigi Brugnaro, dà mandato all'Avvocatura civica di procedere in sede legale. E' stata quantificata una richiesta di risarcimento pari a un milione e 733 mila euro (importo analogo a quello stabilito dalla Corte dei Conti che rispecchia l'intero costo dell'opera mai entrata in funzione) più altri 95 mila euro per effetto dei danni, anche dal punto di vista dell'immagine, che tale struttura avrebbe portato a Ca' Farsetti. L'ovovia avrebbe dovuto agevolare il passaggio del ponte dei diversamente abili. Un progetto però sbagliato, nato nel 2004 e poi definitivamente approvato nel 2005, che venne portato a termine con alcune scelte operative che fin da subito, anche tra le associazioni che si occupano dell'abolizione delle barriere architettoniche, sollevarono numerose perplessità. Rimaste inascoltate. Così dopo il pronunciamento della Corte dei Conti che ha stabilito che non sussistono i presupposti di un danno erariale, per le casse comunali, ma che potrebbero esserci gli estremi per danni di natura civilistica, Ca' Farsetti si è messo in moto.
DELIBERA
Il ctu del tribunale civile di Venezia ha assegnato il 30 per cento di responsabilità in capo ai progettisti definitivi, il 20 per cento in capo alla prima ditta esecutrice, e per il 40 per cento alla seconda impresa, infine il restante 10 per cento al rup.
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Il Gazzettino