SANTO STEFANO - Ed ora il Comelico viene privato pure del preziosissimo supporto dell’ambulanza dei vigili del fuoco. Nel distaccamento di Santo Stefano l’organico...
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LA STORIA
Dal 1996, quando entrò in servizio la prima vettura di pronto soccorso affidata ai vigili del fuoco, ne sono state acquistate finora complessivamente quattro con una formula unica nel suo genere in tutta Italia che vede la sinergia fra una parrocchia e il Ministero degli Interni. L’ambulanza, infatti, è di proprietà della realtà parrocchiale di Santo Stefano, ma viene data in comodato d’uso ai pompieri. E che essa sia necessaria ed indispensabile, in un territorio periferico come quello comeliano, complesso da gestire anche sotto il profilo dell’emergenza sanitaria, è provato oggettivamente dall’ingente numero di interventi: migliaia di uscite in ventitré anni, per salvare la vita dei cittadini.
IL VUOTO
Se non ci fossero i pompieri, che in questi anni hanno frequentato, in collaborazione con il Suem, appositi corsi, acquisendo una notevole professionalità, un pronto intervento nel comprensorio richiederebbe un tempo di attesa ben più lungo. Che potrebbe rivelarsi fatalmente troppo lungo. Si tratta dunque di un importante, qualificato, celere e gratuito (altrove è a pagamento) servizio, che è sempre stato apprezzato dagli stessi vertici istituzionali dei vigili del fuoco, tanto che quest’ultimi hanno, ogni volta, sottoscritto la convenzione con la parrocchia. L’obiettivo di dotare il distaccamento del mezzo è sempre stato raggiunto grazie alla compartecipazione della popolazione, degli enti locali, dell’azienda socio-sanitaria bellunese, delle Regole, della Regione, delle associazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino