Legambiente. Polveri sottili, il Nordest soffoca /La triste classifica dei capoluoghi veneti Venezia in testa

Legambiente. Polveri sottili, il Nordest soffoca /La triste classifica dei capoluoghi veneti Venezia in testa
VENEZIA - Venezia è la città che nel corso del 2018 ha fatto registrare più giorni con sforamenti dei limiti di polveri Pm10, con 63 superamenti rispetto ai...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - Venezia è la città che nel corso del 2018 ha fatto registrare più giorni con sforamenti dei limiti di polveri Pm10, con 63 superamenti rispetto ai 35 previsti dalla legge. Seguono Padova, con 60 giorni, quindi Treviso con 53, Rovigo con 49, Vicenza con 46, Verona con 44, Belluno con 4. I dati sono stati diffusi oggi da Legambiente Padova, che per la città euganea segnala 70 giorni di sforamento dei limiti per quanto riguarda l'ozono, contro i 25 tollerati.


«Certo poteva andare peggio - afferma in una nota Lucio Passi, responsabile politiche antismog di Legambiente Padova -: le piogge di fine ottobre e novembre, le limitazioni del traffico, soprattutto quando hanno riguardato anche gli euro 4, hanno contribuito a contenere le concentrazioni di polveri sottili. È doverosa la limitazione della circolazione dei mezzi più inquinanti prevista fino al 31 marzo: per altro dovrebbe scattare nuovamente anche il blocco degli euro 4 visto che dal 29 dicembre per quattro giorni consecutivi il Pm10 ha superato il limite di legge. Ma per battere lo smog vanno potenziate e incentivate le alternative all'uso dell'auto, come l'aumento delle frequenza degli autobus e l'uso della bicicletta», conclude. 
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino