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VERONA - Il principale indagato per le presunte torture e lesioni nella questura di Verona, Alessandro Migliore, potrebbe presto fregiarsi del titolo di ispettore. Il poliziotto, ora agli arresti domiciliari, ha superato infatti il concorso interno a cui ha partecipato di recente. Una qualifica sulla quale il suo avvocato, Marco Pezzotti, fa riferimento nella memoria difensiva al pm scaligero Carlo Boranga, per contestare l'episodio che ha dato l'origine all'inchiesta: il blitz nell'abitazione di un albanese. Migliore ha infatti superato di regente il concorso per ispettore di Polizia, come scrive Il Mattino di Padova, e a pendenza del precedente procedimento penale pregiudica l'incensuratezza della sua condotta: per questo la difesa chiede l'archiviazione.
Si tratta di un passaggio che l'avvocato sottolinea nella memoria difensiva del 21 febbraio scorso, quando gli accertamenti sulle violenze sono ormai in fase conclusiva.
Gli interrogatori di garanzia per i cinque indagati si svolgeranno mercoledì 14 giugno.
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