Un Daspo per il decoro della città: sarà in vigore entro fine mese

VENEZIA Nuovo regolamento di Polizia Urbana a tutela del decoro
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VENEZIA - VENEZIA Settantaquattro pagine, 84 articoli divisi in 5 titoli e 13 capi per dare più potere all'Amministrazione comunale e ai Vigili urbani nel garantire il decoro della città e difendere la sicurezza dei cittadini.


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Ieri il nuovo Regolamento di polizia e sicurezza urbana, che sostituirà quello del 2 marzo 1987, ha compiuto il primo passo ufficiale quando il sindaco Luigi Brugnaro l'ha presentato alla Giunta e questa l'ha approvato. Ora dovrà essere discusso in Commissione Sicurezza e venire definitivamente approvato entro la fine di questo mese.


 
RESPONSABILITA'
Più che dare solo maggiori poteri a Comune e Vigili, il nuovo strumento affida anche nuove responsabilità ai cittadini, ad esempio costringendoli a mantenere puliti gli spazi davanti a casa, ai condomini o ai negozi; in quest'ultimo caso, inoltre, i commercianti dovranno pure garantire servizi igienici puliti e disponibili per i clienti, organizzare la raccolta differenziata, non potranno in alcun modo utilizzare imbarcazioni o galleggianti per ingrandire i plateatici, ai ristoranti sarà vietato esporre menu fotografici e usare i battiitori e infine saranno costretti a inserire il logo o il brand dell'attività sui recipienti o contenitori (piatti, bicchieri... ) con i quali avviene la somministrazione, al fine di renderli riconoscibili in caso di abbandono. Interventi che buon senso e senso civico dovrebbero assicurare senza bisogno di regole ma che invece necessitano di un aiuto e di sanzioni (mediamente da 25 a 500 euro) che insegnino l'educazione. 

LUCCHETTI DELL'AMORE
E magari limitino la stupidità, come nel caso dei lucchetti dell'amore che infestano ponti e ringhiere: il nuovo Regolamento vieta di fissarli a qualsiasi elemento di arredo urbano.
Come già annunciato il Regolamento introduce il Daspo urbano per molte casistiche e comportamenti quali spaccio, acquisto ed esibizione di droga, prostituzione, assunzione di alcolici fuori dei plateatici, abbandono di rifiuti e tutti i comportamenti contrari al decoro come i tuffi e i pediluvi nei canali di Venezia (il sindaco può multare da 100 a 3000 euro e allontanare il soggetto per 48 ore; in caso di reiterazione, potrà intervenire il questore con un ulteriore allontanamento fino a 6 mesi), e introduce tutta una serie di regole per garantire il decoro, estendendone l'applicazione, per Daspo e decoro, praticamente a tutto il territorio comunale, terraferma compresa. Al Daspo si affiancano gli articoli che prevedono la possibilità di limitare gli orari di apertura di esercizi commerciali, artigianali e di somministrazione alimenti, compresi i plateatici, dove si manifestino particolari situazioni di allarme sociale derivanti da fenomeni di degrado.
Il nuovo Regolamento tiene conto del fatto che l'Unesco, dopo aver dichiarata Venezia e la laguna Patrimonio dell'Umanità nel 1987, ha negli ultimi anni chiesto al Governo e al Comune di assumere particolari misure atte a garantirne tutela e sicurezza.

TUTELE
Oltre a Daspo e provvedimenti per il decoro, il Regolamento tutela il marchio di Venezia bloccando l'utilizzo di loghi e simboli del Comune che non siano stati autorizzati dalla Giunta Comunale. E parallelamente, sempre secondo il principio che i cittadini devono essere i primi attori a difesa della qualità della vita, è vietato alterare l'estetica di edifici e cose pubbliche, artistiche, o di culto con adesivi, scritte o disegni; e in questo caso sarà responsabile anche chi non ha compiuto o commissionato il gesto ma riceve vantaggi pubblicitari dagli adesivi o dai manifesti affissi. E, ancora riguardo alla responsabilità di ogni cittadino, quando il nuovo Regolamento entrerà in vigore i proprietari di aree ed edifici a rischio per la sicurezza urbana, magari perché sono diventati ritrovo di spacciatori e consumatori, soggetti senza fissa dimora, soggetti dediti all'ubriachezza abituale... avranno l'obbligo a provvedere alla messa in sicurezza sotto il profilo dell'anti-intrusione.

SOVRAFFOLLAMENTO

Per assicurare sicurezza e al contempo combattere il degrado e promuovere il decoro gli articoli che trattano delle superfici minime degli alloggi stabiliscono che un appartamento dai 28 ai 38 metri quadri è sovraffollato se vissuto da 2 o più persone e, nel caso sia superiore ai 326 metri quadrati, se vissuto da 46 persone o più. In caso di violazione, prima si diffida e poi si sgombera; e se la cosa si ripete nell'ultimo biennio si arriva all'apposizione dei sigilli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino