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ROVIGO - Un’isola rossa nel centro-nordest dell’Italia. L’impatto visivo dice più di molte parole: la provincia di Rovigo è fra le 22 nelle quali la qualità della vita viene bollata come “scarsa” nella classifica stilata come ogni anno da Italia Oggi e università La Sapienza di Roma. Il Polesine, infatti, è l’unica provincia appena sopra l’insufficienza di tutto il Nordest, una delle tre insieme a Ivrea e Alessandria di tutto il Settentrione. Volendo vedere il bicchiere non completamente vuoto, si può notare come, rispetto alla 70. posizione dello scorso anno, ci sia un leggero miglioramento, con sei gradini della classifica risaliti, piazzandosi al 64. posto. Tuttavia, se si guarda oltre, nel 2021 Rovigo era 58. e nel 2020 addirittura 20. e nel 2019 sul gradino numero 41. Quest’anno, nella 25. edizione di questa classifica, con Bolzano in vetta e Crotone all’ultimo posto, la qualità della vita in Italia è risultata buona o accettabile in 63 province su 107, fra le quali non c’è, a differenza di tutte le province vicine, quella di Rovigo.
IL DETTAGLIO
In tutto sono 92 i parametri analizzati nell’ambito di nove ambiti: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, salute e tempo libero.
LUCI E OMBRE
Poco sotto le migliori, invece, per i reati: 36. posto. Addirittura seconda per basso numero di estorsioni e 11. per furti d’auto, ma sempre nella parte alta della classifica per tutte la fattispecie, con l’unica nota dolente dei furti in appartamento, per i quali, con 331,84 furti ogni 100mila abitanti, è al 100. posto. Nella classifica della sicurezza sociale, 38. posto complessivo, spiccano in negativo il numero dei suicidi, 82. posto, la variazione della mortalità rispetto al quinquennio 2015-2019 tra gli under 65 anni, 97e. posto, anche se per la variazione della mortalità tra gli over 65 è seconda. Male su istruzione e formazione, 77., con l’88. posto per diplomati, il 75. per laureati e addirittura il 106. per formazione continua. Malissimo nella classifica popolazione, sul 98. gradino, soprattutto per effetto del tasso di mortalità e dell’indice di vecchiaia, 94. posto per entrambi, nonché della bassa natalità, 101. posto. Bene nella classifica salute, nonostante il 73. piazzamento per la disponibilità di posti letto in reparti specialistici, ma con alti numeri per la diagnostica, in particolare il terzo posto per risonanze magnetiche per 100mila abitanti.
Bocciata per tempo libero: 91. posizione, frutto anche del 95. posto strutture turistiche, del 77. per strutture dedicate al tempo libero, il 72. per le palestre, il 91. per le librerie, il 95. per i ristoranti e il 99. per i bar. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino