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ROVIGO - Non solo le culle vuote: allo spopolamento del Polesine, oltre alla sempre più bassa natalità, contribuisce anche una crescente fuga verso l’estero. Nel 2013 i polesani iscritti all’Aire, l’anagrafe dei residenti all’estero, erano 9.733, dieci anni dopo sono oltre il doppio, ben 20.485. Un numero che supera anche quello dei residenti nel secondo comune più popoloso della provincia, Adria, che il primo gennaio dello scorso anno è sceso a 18.681. Una cifra cospicua, seppur percentualmente contenuta, poco meno del 9% dell’intera popolazione, in linea con la media del Veneto, che vale la 59. posizione in Italia, dopo gran parte del Sud, ma anche di svariate province del Nord, a cominciare da Belluno che con il 29,3% è ottavo, mentre Treviso è al 18. posto con il 16,9%.
IL CONFRONTO
Quello che balza agli occhi è l’incremento registrato negli ultimi anni. Il Polesine è la seconda provincia in Italia per l’aumento percentuale di iscritti all’Aire fra 2019 e 2023, il 39,7% in più. Da 14.667 di cinque anni fa ai 20.485 del 2023. Una fuga seconda in percentuale solo a quella di Mantova, altra provincia padana. Al 31 dicembre 2019, alla vigilia dello scoppio della pandemia, i polesani iscritti all’Aire erano già saliti a 15.946, mentre l’anno dopo sono passati a 17.092, arrivando a 18.632 il primo gennaio del 2022. Significativo che proprio nel 2022 Rovigo sia entrato nel novero dei 25 comuni veneti con il più alto numero di iscritti, mentre fino all’anno prima in questa classifica figuravano, nell’ordine, Venezia con 17.942, Padova con 14.280, Verona con 14.160, Vicenza con 8.553, Treviso con 7.874 e Belluno con 5.893, seguiti da Vittorio Veneto, Bassano, Castelfranco, Schio, Montebelluna, Borgo Valbelluna, Feltre, Conegliano, Valdagno, San Donà, Arzignano, Volpago del Montello, Montecchio Maggiore, Oderzo, Longarone, Marostica, Valbrenta, Portogruaro e Cordignano, quest’ultimo con 2.723 iscritti. Con i suoi 2.801 Rovigo nel 2022 ha superato proprio Cordignano.
Un aspetto importante è poi quello legato alle fasce d’età: il 17,5% dei polesani all’estero è minorenne, il 20,7% è fra i 18 e i 34 anni e il 25,7% ha fra i 35 e i 49 anni, mentre c’è un 17% nella fascia 50-64 anni e un 19,1% che è over 65.
Il Gazzettino