OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
BELLUNO - Polenta d'asporto. Da mangiare in coppetta, con il cucchiaino, come un gelato. Anche Belluno ora ha il suo cibo da strada. Attinge direttamente dalla cucina dei rifugi di montagna e accompagna il companatico per eccellenza dei bellunesi con i sughi alla selvaggina, al pastin, al formaggio fuso e ai funghi, ma non serve sedersi a tavola per mangiarlo. Ti avvicini al camioncino, ordini e mangi passeggiando. È la rivoluzione nella tipicità bellunese dei pranzi a tavola con cibi dalle lunghe cotture e preparazioni complicate; qui è tutto più semplice e veloce e anche chi la selvaggina non l'ha mai portata in tavola ora può provarla e proporla alla famiglia senza scomodarsi ai fornelli.
L'IDEA
Annamaria e Josè ci hanno visto giusto, l'intuizione di un food truck dolomitico era quello che i bellunesi attendevano. A non volersi prendere troppo sul serio l'hanno chiamato Santa Polenta e a voler fare le cose per benino gli allestimenti interni del furgone li hanno pensati loro.
L'AVVIO
I Mondiali di Cortina sono stati la spinta per partire. Ma la pandemia ha imposto una manifestazione a porte chiuse e così Josè ed Eliana, alla fine, hanno deciso di lasciare ai ristoratori ampezzani le poche migliaia di persone e di puntare su altre località. Era febbraio. Da allora non si sono più fermati. Attraverso la loro pagina social fanno sapere a chi li segue dove si troveranno nel fine settimana.
IL FUTURO
Si muovono tra il Nevegal, il piazzale dello Stadio a Belluno, Misurina e Ponte nelle Alpi, ma l'intenzione, in estate, è di restare in quota per seguire i flussi del turismo. D'altra parte le temperature, sopra i mille metri, rendono gradevole un piatto di polenta e cervo anche a ferragosto. Le proposte vedono una base comune di polenta, cucinata sul momento, a cui si può aggiungere un sugo a scelta tra cervo, cinghiale, capriolo, lepre, pastin, formaggio, funghi e seppie. È la tradizionale cucina delle nonne di montagna che diventa pret a porter, come dire, e stuzzica il palato anche dei più giovani. È un inno al buon mangiare e alla tipicità bellunese in formato coppetta, comodo e semplice. «Prima di intraprendere questa attività spiegano Annamaria e Josè ci siamo formati presso un cuoco di professione, per imparare a cucinare questi piatti. Cosa piace di più? Non è facile dirlo, si va molto a giornate. La gente risponde bene, in un fine settimana vendiamo un centinaio di porzioni; questo periodo strano ci serve per farci conoscere, perché la voce si sparga così da poter partire in quarta non appena il turismo si riprenderà».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino