Polemica sul bando per l'assegnazione delle case popolari. L'attacco di Zanoni (Pd): «E' discriminatorio, va annullato»

Polemica sul bando per l'assegnazione delle case popolari. L'attacco di Zanoni (Pd) consigliere
TREVISO - Il bando Erp 2023 per gli alloggi popolari va ritirato perché «è discriminatorio». A lanciare l'accusa è Andrea Zanoni,...

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TREVISO - Il bando Erp 2023 per gli alloggi popolari va ritirato perché «è discriminatorio». A lanciare l'accusa è Andrea Zanoni, consigliere regionale del Pd, primo firmatario di un'interrogazione sottoscritta anche da Maria Bigon (Pd) e Cristina Guarda (Europa Verde). Nel mirino ci sono sia l'accordo stipulato da Ca' Sugana con Ater, che consente ai soli residenti del Comune di poter accedere agli uffici dell'Agenzia per richiedere informazioni e caricare la domanda sulla piattaforma regionale, sia la scelta di aprire un bando del genere a gennaio, quando praticamente nessuno ha in mano la fondamentale certificazione Isee. Immediata la replica dell'assessore comunale al Sociale Gloria Tesarolo: «Abbiamo rispettato tutte le regole e nessuno impedisce agli altri comuni di stipulare accordi con l'Ater così come ha fatto Treviso».

Lo scontro

È Zanoni a partire lancia in resta ribadendo la, a suo avviso, palese ingiustizia di aver riservato la possibilità di utilizzare i servizi dell'Ater ai soli residenti del capoluogo: «Tutti gli altri - sottolinea - anche se anziani o in situazione di difficoltà, devono dotarsi di Spid e provvedere per conto proprio ad affrontare le procedure burocratiche e informatiche previste». Una distinzione definita «quanto meno irragionevole». «La legge regionale in materia di edilizia residenziale pubblica stabilisce che i richiedenti non devono obbligatoriamente essere residenti del Comune di emissione del bando a cui intendono partecipare». E poi la questione dei tempi: «In questo periodo la maggior parte degli utenti non ha ancora un Isee aggiornato e i Caf danno appuntamenti molto in là nel tempo. Inoltre la giunta regionale non ha ancora emesso il provvedimento di aggiornamento della soglia Isee per l'anno 2023, mentre il bando del comune di Treviso indica come limite quello dell'Isee 2022, salvo successivi aggiornamenti. Si ritiene che il Comune avrebbe potuto attendere le nuove disposizioni regionali per non generare incomprensioni e confusione nell'utenza». Da qui la richiesta ali assessori regionali all'Edilizia Residenziale Pubblica e al Sociale di sollecitare la «revoca del bando affinché, nel momento più opportuno, ne venga pubblicato uno nuovo e non discriminatorio».

La replica

L'assessore Tessarolo però smonta le accuse dell'esponente Dem: «Il Consigliere Zanoni dimostra il suo distacco dalle realtà comunali e la scarsa capacità di comprendere come debba agire un amministratore locale, chiamato a rispondere ogni giorno concretamente ai problemi dei suoi concittadini». L'assessore trevigiano ribadisce un punto: «È irragionevole che il Comune di Treviso impieghi i soldi delle tasse dei cittadini di Treviso solo per i residenti? Nulla vieta che gli altri comuni attivino sportelli per assistere i loro cittadini alla presentazione delle domande Erp sulla piattaforma Regionale, per questo, come per i bandi che vengono pubblicati dagli altri comuni, cosa che peraltro mi risulta sia in divenire in qualche comune della provincia. Chiedo inoltre a Zanoni: perchè l'assessore di Treviso dovrebbe revocare il bando, che risponde a tutti criteri della normativa regionale, penalizzando i cittadini di Treviso che si trovano senza casa e in condizione di fragilità». Infine la chiusura dai toni molto duri: «Credo che il Consigliere Zanoni, nel suo ruolo regionale, dovrebbe concentrarsi sulla ricerca di soluzioni al grave problema degli sfratti e al blocco del mercato libero per le famiglie in fragilità, invece che far perdere tempo agli enti locali che soli, in alleanza con associazioni ed enti caritatevoli del territorio, stanno facendo fronte ad un'emergenza sociale».

 

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Il Gazzettino