Da Polegato la rimpatriata con gli amici "nostalgici" per festeggiare l’amaro e il compleanno del duce

Diversi gli amici di Ferdinando Polegato, alcuni anche da fuori regione, che ieri hanno raggiunto il locale di Sequals per partecipare alla festa

SEQUALS - Ha invitato gli amici di sempre, quelli che come lui hanno "nostalgia" di un passato che non c'è più e ieri sono andati fino a Sequals anche...

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SEQUALS - Ha invitato gli amici di sempre, quelli che come lui hanno "nostalgia" di un passato che non c'è più e ieri sono andati fino a Sequals anche da fuori regione per festeggiare il quinto anno dell'amaro del duce. Un anniversario che è poi l'occasione per «non dimenticare una data molto importante - spiega al telefono Polegato -: quella del 29 luglio, compleanno del duce». Sì perchè di questa "passione" per il Ventennio e per tutto quello che ci è girato attorno (la storia insegna o dovrebbe farlo) Polegato non ne ha mai fatto mistero: basta vedere le gigantografie di Mussolini che coprono i muri del ristorante da lui gestito. È un personaggio assurto più volte alla cronaca proprio per questo suo "amore" condiviso da pochi e osteggiato dai più. Sempre sul filo del rasoio, a sfiorare il reato di apologia del fascismo ovvero, come si legge nei testi di diritto, quell'insieme di azioni e comportamenti diretti alla ricostruzione del partito fascista.

Cibi e canzoni del Ventennio

Ma Polegato va avanti per la sua strada, riempiendo il suo locale con i canti del ventennio e facendosi accompagnare dai suoi commensali, giunti apposta fino a quel paese del Friuli che ha dato i natali al campione di pugilato Primo Carnera, consapevoli che ad attenderli c'è una sorta di festa per l'amaro del duce. «Stasera arriverà un gruppo di amici con le fisarmoniche; suonano per diletto. Che canzoni? Ovviamente solo canzoni fasciste», risponde senza esitazione Polegato, con la sua voce ridondante e allegra, vista l'occasione -. Noi siamo persone tranquille ed educate, non come i comunisti».

L'imitatore di Mussolini Polegato vince in Tribunale contro David Parenzo. La frase chiave: «E' un evasore fiscale»

L'amaro del duce

"L'amaro del duce (costo 70 euro ndr) nasce da un'idea originale ed unica di Polegato e Lunardelli per rimarcare ed esaltare il marchio italiano - si legge nella lunga etichetta i presentazione del liquore - ed il "prodotto in Italia" , e chi non è più rappresentativo di Benito Mussolini chiamato il duce, che a parte meriti e demeriti ( non siamo qui a giudicare o a fare politica) si impegnava per onorare e stimolare il prodotto in Italia in tutti i settori del lavoro e della produzione artigianale ed italiana. Tutto ciò l'etichetta rappresenta, ma dietro di essa c'è una ricerca della tradizione, del nostrano e del genuino".


La festa si è svolta senza intoppi, ha confermato Polegato, «avevo anche avvisato le forze dell'ordine, ma sanno che noi siamo persone per bene».

 

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Il Gazzettino