Progetti Pnrr, è sfida sui tempi per i Comuni piccoli e medi: uffici in affanno

Villa Concina a Dolo, uno dei progetti interessati dai finanziamenti
VENEZIA Comuni della Riviera e del Miranese alle prese con le rigide scadenze imposte dal Pnrr, il Piano nazionale di resistenza e resilienza, e con le strategie per rispettare i...

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VENEZIA Comuni della Riviera e del Miranese alle prese con le rigide scadenze imposte dal Pnrr, il Piano nazionale di resistenza e resilienza, e con le strategie per rispettare i termini previsti. Nel territorio c’è chi si è attrezzato con una task-force di tecnici, chi con un appalto esterno, altri invece hanno delegato la redazione dei progetti a professionisti esterni. I fondi del Pnrr porrebbero mettere in crisi i Comuni che, non avendo strutture tecniche preparate o disponibili per sostenere progettazione, bandi e realizzazione, rischiano di dover aumentare le spese proprio per rispettare i termini, dall’avvio dei lavori entro il 2023 alla conclusione e collaudo entro il 2026.


APPALTI ESTERNI
Un problema che comuni come Mira, Mirano, Dolo e Spinea stanno cercando di affrontare anche con metodi diversi ben sapendo che i fondi del Pnrr rappresentano un’occasione imprendibile per realizzare progetti attesi da decenni. «Siamo al paradosso e come sindaci lo avevano segnalato da tempo, ossia che sia più semplice vincere i bandi che realizzare le opere», afferma il sindaco di Mira Marco Dori. Per far fronte alla situazione a Mira, dove sono presentate domande di finanziamento per 22 milioni, per un totale di 10 linee di investimento che comprende piste ciclabili, strade, ponti, scuole, palestre, impianti sportivi e parchi, è stata attivata una task force. «La squadra riunisce tutte le figure apicali del Comune, in collaborazione con il sindaco e la giunta – spiega Dori - Tutti si danno una mano per la riuscita dei bandi, prevedendo anche l’utilizzo di risorse esterne qualificate, dall’agronomo all’avvocato, e così stiamo procedendo. Per gli incarichi professionali abbiamo da poco stanziato altri fondi, a dimostrazione che in questo momento il Pnrr lo puoi gestire solo se ci sono le professionalità giuste e in numero giusto, e questo penalizza i comuni più piccoli».


A Dolo invece sono stati presentati 6 progetti, tutti finanziati, per un complessivo volume d’investimento di 10.980.000 euro, dei quali 8.721.927 provenienti dal Pnrr molti incarichi sono stati affidati ad esperti esterni. «Si tratta di progettualità strategiche che aumenteranno la centralità di Dolo nella Riviera – spiega il sindaco Gianluigi Naletto – Tra queste c’è il completamento del polo culturale nella barchessa Concina; la qualificazione del Foro Boario e interventi nelle scuole e nelle palestre, fino al palazzetto dello sport. Le progettazioni saranno affidate tutte a professionisti esterni. Per metà di queste è già stato avviato l’iter, con la Città metropolitana: due hanno già ricevuto l’affidamento della progettazione per mantenere le tempistiche mentre resta fondamentale il lavoro del Settore lavori pubblici comunale. La logica del Pnrr – osserva Naletto - induce ad un saper lavorare in team, tra livelli pubblici diversi e insieme a consulenti privati».


A Mirano ci sono in ballo con il Pnrr oltre 7 milioni di fondi a sostegno di otto progetti: i più significativi riguardano gli interventi sul viale delle Rimembranze, Villa Angeloni Bianchini, nelle palestre delle scuole Dante e Azzolini e nell’impianto sportivo di atletica, per la ciclabile su Scaltenigo e il parco. «Pur avendo un personale comunale qualificato, non è sufficiente per rispettare tempi e procedure previste dai progetti del Pnrr – spiega la sindaca Maria Rosa Pavanello - Insieme ai 5 Comuni dell’Unione abbiamo attivato un apposito “service” che ci supporta soprattutto per quanto riguarda la rendicontazione. Allo staff già presente abbiamo integrato personale aggiuntivo e professionisti esterni che ci sostengono, dalla progettazione ambientale alla decodificazione dei bandi stessi. Nessuna struttura comunale ce l’avrebbe fatta da sola».


Il comune di Spinea ha recentemente ottenuto attraverso i fondi del Pnrr il finanziamento per 7 milioni relativo al progetto di demolizione della scuola Ungaretti e alla costruzione di un nuovo edificio scolastico nell’area residenziale adiacente al Parco Nuove Gemme. «A questo vanno aggiunti gli oltre 2,8 milioni di euro per la realizzazione della futura piazza di Spinea e via Roma – afferma il sindaco Martina Vesnaver –, mentre in progetto c’è ancora il potenziamento della mensa della scuola Anna Frank, la riqualificazione degli spazi esterni della scuola Vico e l’intervento sulla struttura di via Bennati solo per citarne alcuni. Abbiamo cercato di far tutto con le risorse interne affiancati a incarichi esterni, ma è una rincorsa per il rispetto delle tempistiche e alcuni progetti sono stati affidati direttamente a professionisti. Poi c’è il problema dei prezzi – osserva la Vesnaver -, iniziata anche prima del conflitto in Ucraina e quindi ingiustificata, sulla quale il Governo dovrebbe intervenire». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino