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VENEZIA - Sono circa 600 le occupazioni di suolo pubblico in deroga consentite dalla delibera del 13 maggio scorso, di cui solamente una quarantina risultano compatibili con i pianini e i criteri individuati dalla Giunta nel corso del 2015. Logico, quindi, che quando finirà l'emergenza Covid ci sarà un sostanzioso dimagrimento delle concessioni rilasciate ai pubblici esercizi. Ma tutto questo non sarà automatico, come qualcuno può aver capito dopo aver saputo della delibera di questa settimana che decreta lo stop alle deroghe dal primo gennaio 2022. L'assessore al Commercio, Sebastiano Costalonga fa infatti sapere che questa è la volontà dell'amministrazione comunale e il sentimento di buona parte della cittadinanza.
STOP AL PLATEATICO SELVAGGIO
«La delibera dice fino alla conclusione dello stato di emergenza, come anche eventualmente prorogato a data successiva al 31/12/2021, dalle competenti autorità statali con appositi atti normativi e conseguenti atti amministrativi generali di competenza statale e/o regionale.
ANALISI DEI DATI
La Giunta infatti ritiene che l'anno 2022 possa essere un periodo di analisi dei dati sulle occupazioni di suolo pubblico, al fine di impostare una politica relativa alle stesse per un coerente adeguamento degli strumenti di pianificazione e di regolamentazione, valutando la possibilità di concedere plateatici anche nelle aree attualmente non pianificate, purché non siano d'intralcio al passaggio, anche eventualmente rivedendo lo studio sui flussi pedonali nella città antica. Qualche tavolino in più potrebbe spuntare. Ma solo dopo aver eliminato la stragrande maggioranza delle 600 nuove occupazioni, alcune delle quali si trovano anche in calli non certamente larghe.
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