Odissea di una sciatrice veronese di Legnago, che si è rotta il crociato, per ottenere un risarcimento: ma la “controparte” è...
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L’incidente è successo il 19 gennaio del 2017, verso mezzogiorno, quindi con ottima visibilità, sulla pista “Punta d’oro” nell’Alpe di Siusi, nel comune di Castelrotto, in provincia di Bolzano. La donna stava t sciando col marito quando è stata centrata in pieno da un turista di Stoccolma, di 45 anni, che sopraggiungeva da dietro a velocità elevata: «Pensavo che avrebbe preso un’altra direzione girando a destra» ha dichiarato l’investitore ai carabinieri subito allertati vista la gravità del sinistro.
Gli accertamenti medici a cui la sciatrice si è successivamente sottoposta hanno confermato l’entità della ferita: lesione al crociato e al collaterale mediale. Un trauma che comporta un’invalidità permanente e che ha costretto la donna a sottoporsi a numerose e costose visite e terapie, per non parlare del periodo di riposo forzato e assenza dal lavoro. Ancora oggi la signora non ha completamente recuperato la funzionalità del ginocchio.
La danneggiata intendeva giustamente essere risarcita – traumi del genere secondo le tabelle di Milano vengono liquidati con cifre importanti -, anche a fronte della dinamica dell’incidente, causato dall’altro sciatore, come peraltro egli stesso ha ammesso e come riportato da un altro testimone. Ma si è “scontrata” con il problema della nazionalità del suo investitore, il quale, pur avendo lasciato i propri riferimenti, se n’è subito tornato in Svezia e non si è più fatto trovare. Per assere assistita, s'è affidata allo Studio 3A, società specializzata nei diritti dei cittadini, che peraltro gestisce già diversi altri infortuni sulle piste. Gli esperti di Studio 3A hanno scritto allo sciatore che non ha mai riscontrato la corrispondenza e risulta irreperibile.
Risultato: si dovrà procedere con una citazione in causa in tribunale a Bolzano e, dando per scontata la condanna della controparte, bisognerà poi intraprendere un’ulteriore azione esecutiva per ottenere il pignoramento delle somme che stabilirà il giudice. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino