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MASERADA - “I miei levrieri fanno parte della famiglia. E quando corrono sono felicissimi. Figuriamoci se possiamo pensare di fare loro del male. Anzi, siamo stati proprio noi allevatori a spingere con Enci per poter avere una struttura adeguata, con tutte le garanzie del caso, senza dover andare in Svizzera”. Enrica Seno, 42 anni, conosce bene il mondo dei levrieri. Ne possiede sette. E non si capacita della bufera di polemiche che ha investito la costruzione della pista per le corse in una porzione del parco Parabae di Maserada, l’unica del genere in Italia. “Fino all’anno scorso era attiva la pista di Poianella, nel vicentino – specifica – essendo privata, ha dovuto chiudere perché non ci sono giri di soldi. Perché allora il problema esplode adesso con l’intervento in corso a Maserada? Chi avanza insinuazioni, a partire dalle scommesse, non ha alcuna conoscenza né su queste attività né in ambito cinofilo in generale”.
Il riferimento è alle associazioni animaliste, che si sono mosse in massa per chiedere al Comune di annullare la concessione per 15 anni a Enci, l’ente nazionale cinofilia italiana, dell’area da 27mila metri quadrati all’interno del Parabae. Ma non solo. Anche alcuni personaggi noti hanno preso posizione contro la nuova pista per i levrieri. L’ultimo è stato Kledi Kadiu, l’ex ballerino di Amici di Maria De Filippi. “Lo scorso anno ho partecipato con gioia alla campagna contro lo sfruttamento dei levrieri spagnoli.
“Chi pensa che i cani debbano correre solo ed esclusivamente nei prati, inoltre, allora dovrebbe chiedere il blocco anche di attività come l’agility, l’obedience e così via – aggiunge – sarebbe assurdo. Noi semplicemente portiamo i nostri cani a fare uno sport sano”. Certo, i tempi fatti dai levrieri in pista, inseguendo un fiocco in plastica o in pelle trainato da un motore che simula la caccia a vista, vengono attentamente cronometrati. L’Enci ha previsto un investimento da 160mila euro per realizzare la nuova struttura, compresa appunto una postazione per il fotofinish. “Ma a nessuno di noi interessa se il proprio cane vince o meno. Da parte nostra, non abbiamo mai visto alcuna attività nemmeno lontanamente ricollegabile alle scommesse – conclude Enrica Seno – sapete poi quale premio si vince nel caso in cui il proprio levriero arrivi primo? Una coccarda di stoffa. Altro che giro di denaro”.
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