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CORTINA - La gente di Cortina dovrà attendere di certo più di dieci anni dalla chiusura della piscina comunale di Guargné, avvenuta nel gennaio 2012, per vedere la riapertura dell'impianto, dopo un radicale recupero funzionale e la riqualificazione. L'inizio dei lavori, più volte annunciato, l'ultima volta assicurato per il prossimo autunno, slitterà ancora, almeno sino al 2022, quando i cittadini di Cortina andranno al voto per rinnovare l'amministrazione comunale.
L'OK AL PROGETTO NEL 2020
E' trascorso un anno dal consiglio comunale del 19 settembre 2020, che approvò a maggioranza il progetto e ratificò il decreto del commissario per il piano degli interventi dei Mondiali di sci alpino 2021, nella parte che riguarda il recupero funzionale e la riqualificazione della vecchia piscina. Il 5 novembre 2020 fu assegnato l'incarico della progettazione al raggruppamento temporaneo composto da Techproject, studio Pettene e Nier ingegneria. Quei tecnici formularono diverse osservazioni, spiegando che lo spostamento della vasca al piano terra, previsto nel bando di gara, avrebbe generato costi aggiuntivi rilevanti, perché sarebbe stato necessario intervenire con opere speciali nelle fondazioni, con demolizioni controllate.
APPALTO DA 10 MILIONI
Ora la giunta, con una delibera del 23 agosto scorso, approva alcune ulteriori variazioni, richieste dai tecnici, che comportano un aumento inatteso della spesa del 7.20%, pari a 667.881 euro, su un appalto di quasi 10 milioni di euro. La giunta ritiene che le lavorazioni previste risultano necessarie per la realizzazione a regola d'arte, al fine di non determinare vizi o difetti, incidenti sulla qualità, funzionalità e sicurezza dell'opera. Tutti gli aspetti tecnici sono seguiti per il comune da Carlo Breda, dirigente del servizio tecnico. Il recupero della piscina, compresa la sistemazione della strada di accesso, rientra fra le opere dei Mondiali di sci alpino 2021, al livello 4 del piano degli interventi. Se ne sta pertanto occupando il commissario Valerio Toniolo, subentrato nell'agosto 2020 a Luigivalerio Sant'Andrea.
CHIUSA DAL 2012
La vicenda della piscina ha visto in questi anni molteplici vicissitudini, dalla chiusura disposta del gennaio 2012, alla decisione dell'amministrazione di Andrea Franceschi di vendere quell'immobile, per costruire una piscina nuova annessa allo stadio Olimpico del ghiaccio. Fu il commissario prefettizio Carlo De Rogatis, nel 2017, a fare un passo indietro, verso il recupero dell'impianto di Guargné; la decisione fu recepita dall'attuale amministrazione, con il sindaco Gianpietro Ghedina.
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