OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
LIMANA - Smascherato in tempi record il pirata della strada che la sera di Ferragosto ha investito due ragazzine che stavano procedendo a piedi sul rettilineo della provinciale Sinistra Piave, in comune di Limana. Nei giorni scorsi era nata anche una polemica social sul caso, ma subito dopo in paese è circolata la voce che l’investitore fosse stato scovato. Ed è proprio così: in meno di 15 giorni i carabinieri della Compagnia di Feltre hanno dato un nome e un cognome all’ignoto che quella sera, dopo aver urtato le ragazzine che camminavano a bordo strada, spinse sull’acceleratore e si diede alla fuga. Si tratta di una persona di Belluno, denunciata a piede libero per omissione di soccorso e fuga dopo l’incidente. Dovrà rispondere anche di lesioni stradali, ma per il momento solo se verrà presentata querela da parte dei genitori: le due giovani, entrambe minorenni, hanno riportato lesioni al di sotto dei 40 giorni (per ora), ma devono sottoporsi a una serie di cure che potrebbero fa salire la prognosi.
LE INDAGINI
I carabinieri erano intervenuti dopo lo schianto recuperando sul posto elementi utili alle indagini: in particolare alcuni frammenti persi dall’auto pirata, che ha permesso di risalire al modello e alla vettura. Questo, incrociato con le immagini delle telecamere sulle strade, hanno permesso di identificare il proprietario: una persona di Belluno che quella sera era alla guida della vettura. Non si conoscono le ragioni per le quali non si sia fermato a prestare soccorso. In questi casi la linea difensiva è sempre lo stesso copione: «Non mi sono accorto di nulla». L’investitore rischia grosso: sulla sua testa pendono le ipotesi di omissione di soccorso e fuga dopo l’incidente. La pena prevista è la reclusione da 6 mesi a 3 anni.
LA VICENDA
Lo schianto era avvenuto la sera di Ferragosto in comune di Limana dopo la doppia rotatoria all’altezza del ristorante di kebab.
Il Gazzettino