Piovono multe sulle auto dei pendolari nella zona "prediletta" per la stazione

Piovono multe sulle auto dei pendolari nella zona "prediletta" per la stazione
MESTRE - Una per una, foglietto rosa sotto ogni tergicristallo. Multe a raffica per chi parcheggia in via Trento, per anni zona di sosta prediletta per i pendolari diretti in...

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MESTRE - Una per una, foglietto rosa sotto ogni tergicristallo. Multe a raffica per chi parcheggia in via Trento, per anni zona di sosta prediletta per i pendolari diretti in stazione. Tanto da infastidire i residenti che si erano trovati ad avere file e file di auto posteggiate sotto e davanti alle loro case. E così, erano partiti diversi esposti alla polizia locale. A quel punto, i vigili hanno optato per un servizio ad hoc: da due mesi, infatti, almeno un paio di volte ala settimana si presentano in via Trento, staccando verbali per ogni macchina in zona. 

 Le violazioni sono di due tipi. Da un lato della strada ci sono i cartelli che indicano il divieto di sosta. Dall’altra parte, sulla direttrice stazione via Giustizia, invece, vige la regola della linea continua. Il codice della strada parla chiaro all’articolo 40, comma 10: “la sosta è vietata sulle carreggiate i cui margini sono evidenziati da una striscia continua”. Questo è esattamente il caso di via Trento. Fino a due mesi fa, in zona durante il giorno venivano parcheggiate in divieto circa 200 auto. Adesso, a suon di stangate, il ritmo è stato decisamente ridotto. Viene da chiedersi come mai si scelga di rischiare una sanzione, con i nuovi maxi parcheggi di fronte alla stazione. La risposta è altrettanto banale e comprensibile: costano, e non poco. Gli abbonamenti vanno dai 10 ai 15 euro al giorno per la tariffa giornaliera. Quella, fino a poco tempo fa, era ritenuta un’area franca e anche poco sorvegliata. 


Tanto che spesso, chi parcheggiava la propria auto lì al mattino, alla sera la ritrovava con i finestrini rotti, l’autoradio rubata come qualsiasi altra cosa di minimo valore all’interno. Nelle vicinanze, infatti, c’era un’area frequentata da tossicodipendenti e spacciatori. Alla ricerca di qualche monetina, più di qualcuno aveva passato in rassegna tutte le auto in sosta. Poi, quell’area è stata chiusa e recintata, e gli sbandati sono stati costretti a cambiare zona. E così, i pendolari, vedendo una situazione più tranquilla, hanno ricominciato a usufruire del parcheggio gratis. Il problema è anche di intralcio, però. Senza spazio per poter camminare, i pedoni si ritrovavano a dover passeggiare in strada, aumentando così la pericolosità della via. La situazione, assicurano dalla polizia locale, è migliorata nell’ultimo periodo: le multe sistematiche, sembrano aver convinto i pendolari a cambiare aria. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino