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PIOVE DI SACCO - «Michele è stato un grande marito e padre, un grande lavoratore, ma anche un grande amico». Con queste parole la moglie Barbara ricorda il marito Michele Zagallo, 49 anni, deceduto martedì nella propria abitazione a seguito di una grave malattia contro la quale combatteva da due anni. Zagallo, nativo di Piove di Sacco, era titolare di una apprezzata impresa edile, che svolge attività di ristrutturazione e costruzione di immobili: aveva iniziato fin da giovane a svolgere questo lavoro, dapprima come dipendente e poi in proprio. Da una ventina d’anni era sposato con Barbara Maniero, dalla loro unione sono nati dapprima Davide, ora 19enne e poi Aurora di 11 anni: una famiglia felice, che aveva anche coronato il sogno di costruire una abitazione, trovando nella zona di Beverare il posto ideale.
IL DRAMMA
La serenità della famiglia Zagallo si è interrotta un paio d’anni fa, quando Michele ha accusato i primi sintomi della malattia: preso in cura dai medici dell’Istituto Oncologico Veneto di Padova, si è sottoposto fin da subito alle terapie, che nonostante fossero particolarmente pesanti ma ben sopportate da Zagallo grazie al suo fisico prestante, non hanno però prodotto i risultati sperati. Qualche mese fa i sanitari si sono arresi e per Michele si è aperta l’ultima stagione della vita, vissuta per quanto possibile appieno nella sua abitazione, grazie all’amore di Barbara, dei genitori Anna e Severino, dei fratelli Stefano ed Andrea oltre che dei tanti amici. Ed è potuto spirare tra le braccia dell’amata consorte, nella casa che lui stesso aveva costruito per la sua famiglia. Ieri è stato continuo il pellegrinaggio degli amici, venuti a portare conforto ai familiari. «Michele era un grande appassionato di moto, seguiva con costanza Valentino Rossi, ma altrettanto faceva con alcuni cantanti tra i quali in particolare Irama», ricorda ancora la moglie Barbara.
IL RICORDO
Tante le testimonianze di chi lo aveva conosciuto, tra questi Loris Toffanin che a Piove ha un negozio di parrucchiere. «Michele era davvero una persona speciale, capace di fare aggregazione e sempre rispettoso delle persone, faceva piacere stare in sua compagnia».
Il Gazzettino