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PIOVE DI SACCO - Si è chiuso il cerchio attorno a una banda di otto sinti accusata di avere commesso, tra giugno e novembre dell'anno scorso, sette rapine e 19 tra furti e tentati tra le province di Padova, Rovigo, Venezia, Ferrara e Verona. A incastrarli sono stati i carabinieri di Piove di Sacco, coordinati dal pubblico ministero Sergio Dini. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata ai reati di rapina, furto, ricettazione e riciclaggio. Nel registro degli indagati sono stati iscritti Naichel Millas 19 anni di Cavarzere (promessa della boxe e in carcere), Donovan Fulle 25 anni di Cavarzere (ai domiciliari), Federica Hodorovich 37 anni di Legnaro, Valentina Rizzetto 20 anni di Legnaro, David Curcio 21 anni di Abano Terme (in carcere), Asia Cavazza 18 anni residente a Verona, Denis Hudorovich 36 anni residente a Favaro Veneto e Simone Hudorovich 36 anni residente a Cavarzere.
I FATTI Senza scrupoli la banda, tutti parenti fra di loro, si è macchiata di sette rapine.
LA TECNICA La banda è stata anche accusata di diciannove tra furti e tentati furti tra i comuni di Marghera, Mira, Rosolina, Legnago, Candiana, Conselve, Agna e Loreo. Nella maggiore parte dei casi si appostavano nei pressi del parcheggio di un grande centro commerciale. Prendevano di mira un'auto a cui foravano una gomma. Poi attendevano l'arrivo del proprietario e quando si accingeva a cambiare la ruota con le portiere aperte, uno dei banditi di soppiatto arraffava borsa e soldi. La tecnica è stata messa in pratica anche da Donovan Fulle all'inizio di marzo nel comune di Adria. Il sinti di 25 anni, con l'obbligo di dimora a Cavarzere, invece di andare al lavoro a Correzzola si è diretto in provincia di Rovigo per commettere un furto in auto. Ma gli è andata male, perchè è stato riconosciuto dal proprietario. Così la misura restrittiva è stata aggravata, ed è finito agli arresti domiciliari.
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