Pil, scatto in avanti del Nordest: con ​il suo +1,2% torna a trainare l'Italia

Pil, scatto in avanti del Nordest: con il suo +1,2% torna a trainare l'Italia
Un balzo in avanti ed il Nordest si ritrova ad essere il motore trainante dell'Italia: Dopo un 2015 con il Pil allo 0,7%, nel 2016 ha raggiunto quota +1,2%. A parlare...

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Un balzo in avanti ed il Nordest si ritrova ad essere il motore trainante dell'Italia: Dopo un 2015 con il Pil allo 0,7%, nel 2016 ha raggiunto quota +1,2%. A parlare sono le stime preliminari dell'Istat. Il Prodotto interno lordo ha registrato un aumento in linea con quello nazionale nel Mezzogiorno (+0,9%) - L'Istat parla di un "significativo recupero" -, lievemente inferiore nel Centro (+0,7%), e nel Nordovest (+0,8%). Ma è il Nordest a farla da padrone e superare la media nazionale con il +1,2%


L'Italia si ricompatta così intorno al rialzo del Pil, la media nazionale coincide infatti con quella del Centro Nord e meridionale (guardando sempre alle variazioni percentuali, a prescindere dai livelli). In tutte queste aree, infatti, la crescita nel 2016 è stata pari allo 0,9%. Detto ciò, è evidente lo scatto segnato dal Nordest rispetto all'anno precedente (i dati relativi al 2015 davano un Pil allo 0,7%). Continua poi a fare bene il Mezzogiorno, anche se l'aumento risulta limato dopo il balzo dell'anno prima (quando aveva registrato un +1,1% invertendo la tendenza al ribasso). Lo stesso Istat, invece, sottolinea come al Centro la crescita sia stata nel 2016 «più modesta».

Nel dettaglio, nel Nordest, fa notare il report, «i risultati migliori riguardano l'agricoltura (+4,5%) e il settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni (+2,3%). È in crescita anche il valore aggiunto dell'industria (+0,9%), dei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+0,7%)». In calo risulta solo il valore aggiunto delle costruzioni (-1,5%).


Al Centro, variazioni positive interessano esclusivamente «i servizi finanziari, immobiliari e professionali (+1,3%) e l'industria (+0,8%). I restanti settori - viene evidenziato - registrano diminuzioni: -1,9% in agricoltura, -0,3% nelle costruzioni e -0,1% nel settore che comprende commercio, pubblici esercizi, trasporti, telecomunicazioni e negli altri servizi». Quanto al Mezzogiorno l'aumento è più marcato nell'industria (+3,4%), mentre nell'agricoltura si rileva una decisa diminuzione (-4,5%).
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Il Gazzettino