Pietro Maso 23 anni dopo: «Chiedo perdono a tutti, pregate per me»

Pietro Maso
VERONA - Si era già pentito, ma ora - 23 anni dopo il massacro dei genitori - arrivano le scuse pubbliche di Pietro Maso. «Chiedo perdono a tutti. A tutti quelli che, col mio...

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VERONA - Si era già pentito, ma ora - 23 anni dopo il massacro dei genitori - arrivano le scuse pubbliche di Pietro Maso. «Chiedo perdono a tutti. A tutti quelli che, col mio delitto, indirettamente ho offeso. E a tutti chiedo una preghiera per me, per i miei genitori, perché io possa continuare il mio cammino di penitenza e di conversione fino alla fine dei miei giorni»: a dirlo è l'ex bullo della "Verona bene", Pietro Maso, condannato nel 1991 per l'omicidio dei genitori nella casa di Montecchia di Crosara, in una testimonianza in tv a "Lo sportello di Forum", programma condotto da Barbara Palombelli, su Retequattro.




Maso, che ha scritto un libro ("Il male ero io" con Raffaella Regoli), parla di come ha imparato a perdonare e a perdonarsi. «Ho vissuto - ha detto - con la mia famiglia un rapporto di facciata: indossavo una maschera. Ancora oggi mi scrivono tanti ragazzi che dicono di capire il mio disagio. Con il carcere e la preghiera in questi anni ho imparato l'ascolto, il rispetto, ma soprattutto ad amare. Don Guido Todescini, la mia guida spirituale, mi ha insegnato l'amore di Dio, ad amare chi ci ama, cosa che io non ero in grado di fare
».



«E, cosa più importante, ho imparato a perdonare e a perdonarmi. Natuzza Evolo, che ho conosciuto - conclude il 40enne veronese - diceva che "nell'infinita misericordia di Dio c'è la risposta a tutte le nostre domande". Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino