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ROVIGO Pillole “antifecondative” per contrastare la diffusione dei piccioni. L’Amministrazione comunale sta portando avanti un progetto mirato ad impedire la riproduzione degli infestanti uccelli che lordano di guano le strade, le piazze ed i palazzi del centro storico. Via Angeli, per fare un esempio, nonostante sia lavata una volta al mese con l’idropulitrice da parte degli operai di Ecoambiente, è piena di escrementi: lungo i bordi delle strade, in corrispondenza dei fili elettrici che attraversano la strada, sui cassonetti, sulle panchine, dappertutto. Lo stesso copione si ripete in via Zanella, in piazza Vittorio Emanuele II (anche dove ci sono i bar con i plateatici esterni). Per arginare al problema si sta utilizzando un rimedio adottato già da molte altre città italiane ed europee: «Stiamo contenendo il problema - spiega l’assessore all’Ambiente Dina Merlo - con un programma di alimentazione che contiene sostanze antifecondative. Viene distribuito per impedire la riproduzione. E infatti abbiamo notato che c’è un numero minore di colombi rispetto a qualche anno fa, non c’è stato un aumento. Si tratta di una tecnica normale in alcune città. Ci siamo mossi in seguito alle segnalazioni ricevute, ma è fondamentale l’aiuto da parte dei cittadini».
COINVOLGIMENTO DEI PRIVATI
Come? In due modi. Il primo è legato ai cosiddetti “dissuasori”: «Nelle situazioni di maggiore degrado - riprende l’assessore - per esempio negli edifici abbandonati, non vengono rispettate i regolamenti comunali che impongono l’adozione di dissuasori che evitino che gli uccelli si posino, nidifichino e producano guano». L’altro, rammenta Dina Merlo, è ancor più basilare: «Non bisogna dar da mangiare ai piccioni, non va abbandonato il cibo in giro; è pure una questione igienico-sanitaria, visto che poi attira altri tipi di animali infestanti».
Il problema è fortemente concentrato sul centro storico, dove insistono molti edifici antichi. «Adesso - prosegue l’assessore - che queste segnalazioni sono state prese in carico, il Comune farà presente ai privati la cosa, affinché ci sia collaborazione per la risoluzione del problema.
Il Gazzettino