Un picchiatore solitario e seriale si aggira per le calli: è l'ex ingegnere mutilatore di statue

di Nicola Munaro

VENEZIA - Quello che ha fatto drizzare le antenne, è stato l'ultimo episodio: l'aggressione subita venerdì pomeriggio da Andrea Morucchio, 51 anni, ex...

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VENEZIA - Quello che ha fatto drizzare le antenne, è stato l'ultimo episodio: l'aggressione subita venerdì pomeriggio da Andrea Morucchio, 51 anni, ex fotografo e ora artista di arte contemporanea, picchiato con un pugno in volto mentre camminava alle Zattere da Antonio Benacchio, ex ingegnere già noto alle cronache per aver sfigurato, anni fa, monumenti e statue della città. Un fatto che il cinquantunenne ha denunciato sabato mattina con un post su Facebook. Ma quel pugno, si scopre ora, è solo l'ultimo di una lunga catena iniziata nei mesi scorsi e che hanno visto l'ex ingegnere colpire almeno una decina di persone. In centro città. Una violenza senza senso, come senza un vero senso logico è l'elenco delle persone colpite dalle violenza cieca e gratuita di Antonio Benacchio. «Mi sono sentito chiamare col mio nome, e in effetti ci conosciamo - aveva raccontato Morucchio - penso mi abbia aggredito perché mi conosceva e chissà cosa gli è saltato per la mente. È una persona malata». Il sospetto di essere stato colpito per chissà quale associazione d'idee è però svanito nel giro di poco. Perché alla denuncia social dell'artista si sono aggiunti i racconti di altre persone, vittime scelte del tutto a caso dei pestaggi dell'uomo.

LE ZONE

Se Morucchio è stato aggredito alle Zattere, c'è chi racconta di essere stato colpito in campo San Luca, in calle delle Botteghe, a piazzale Roma o all'isola delle Vignole, dove una signora è stata portata al Pronto soccorso per via dei quattro denti rotti con il pugno che le era stato sferrato dall'uomo. Senza motivo e senza conoscere l'uomo. Che, a vederlo, descrivono loro, si presenta con un cappotto e un cappello a tesa larga. Una figura che difficilmente farebbe pensare a lui come a un pericolo pubblico. I fatti però raccontano altro, di una presenza che sta seminando il panico in centro a Venezia. Lo stesso centro già scosso a inizio gennaio dalla tornata di pestaggi da parte di una baby gang di ragazzini veneziani e delle isole.

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Il Gazzettino